Verdellinese 10:
a quota cinquanta punti, col vento in poppa e con Magri che sembra il Luca Toni ammirato a Verona, capocannoniere in Serie A a 38 anni. Per la capolista Verdellinese il momento è indimenticabile, Impicciché ha dato ai suoi ragazzi uno spartito favoloso e l’orchestra sta suonando alla grande (gli avversari). Domenica altra partitona, un 2-0 al Valentino Mazzola che poteva essere benissimo un 5-0. Su tutti il già citato Magri, trentotto primavere alle spalle, classe da vendere e la voglia di spaccare il mondo segnando golassi decisivi ogni partita.
Atletico Chiuduno 9: la notte a Chiuduno è passata, ora l’Atletico è tornata una corazzata da urlo per la gioia di Finazzi, dirigente competente, oltre che persona simpatica, con l’unica pecca di essere tifosissimo della Juventus. Sette punti in tre partite, con l’ultima vittoria, domenica in casa della Fara, giocando un calcio bellissimo. L’eroe è ancora lui, Bosis, autore di una doppietta e autentico spauracchio per la malcapitata difesa avversaria.
Andrea Guariglia 8 (Gorle): la storia la sapete tutti, è di qualche anno fa, ma a noi piace sempre raccontarla perché ci mette ogni volta i brividi sulla pelle: uno dei talenti più cristallini dell’intera Bergamasca rinuncia all’Eccellenza e scende di due categorie per giocare nella squadra del suo amato paese, Gorle. Poi ne succedono tantissime, e quel ragazzotto dall’immensa voglia e dai piedi buonissimi, finisce per diventarne il capitano, quindi addirittura si mette alla scrivania, presidente per non far sparire il club del suo cuore. Ora a Gorle c’è un altro numero uno, Carlessi, ma Andrea Guariglia è sempre lì, in mezzo, a lottare e a segnare per la maglia che ha appiccicata addosso. Domenica migliore in campo, non solo per la rete che ha steso un indomito Almenno.
Matteo Bonfanti