Nella serata di giovedì 13 settembre presso la Sede di Acerbis ad Albino sono stati presentati i nuovi acquisti blucelesti della stagione 2018/19. Sono intervenuti il DS Simone Giacchetta e il tecnico Massimiliano Alvini, oltre naturalmente al presidente Gianfranco Andreoletti e al titolare dell’azienda Franco Acerbis, con altri sponsor e sostenitori della squadra.
Acerbis ha fatto visitare e presentato la sua azienda e la sua dimensione internazionale: se il Pil italiano è l’1,2% del Pil mondiale, è chiaro che un’azienda deve internazionalizzarsi per incontrare quel 98,8% del pil mondiale. Il Ds Simone Giacchetta ha sottolineato la continuità garantita dalla linea tecnica affidata a mister Alvini pur con i cambiamenti di ogni stagione. Quattro gli atleti presentati: Luca Ruffini,terzino sinistro lo scorso anno in D al Rezzato “Sono sceso in D e il Rezzato mi ha rilanciato“. In porta arriva Athanasiou (99) dalla Grecia dove giocava in serie B “Il calcio greco mi sembra più fisico e aggressivo, quello italiano cerca la tattica e l’intelligenza calcistica“.In difesa arriva anche Nicola Stefanelli “Mi piace pressare alto. Ho imparato che nessuna partita è da sottovalutare“. A centrocampo Marco Romizi, dalla B, trovatosi senza squadra a fine agosto, varie stagioni al Bari anche come capitano “voglio confermare la mia storia. Nel calcio non c’è più stabilità. avevo un contratto triennale non mantenuto”. Assente per il serio infortunio che lo ha coinvolto Pacciardi. Mister Massimiliano Alvini alla terza stagione in panchina non ha nascosto la sua soddisfazione: “Inizio la terza stagione con lo stesso entusiasmo. La squadra è forte anche se tutti parlano di Monza, Ternana, Pordenone, Vicenza e altre big. Il primo obiettivo è tenere la categoria e poi vincere anche delle partite con squadre più quotate“.
Il Presidente Andreoletti si è detto coinvinto che la squadrà si è rinforzata. “Il sistema calcio italiano è in crisi. Si parte con venti giorni di ritardo, ma non si affronta il problema della sostenibilità del calcio italiano. Circa il problema stadio c’è un progetto a buon punto per realizzare un nuovo impianto da 1.800 posti, successivamente aumentabili. Oggi Bergamo non ha più un impianto pubblico omologato per il calcio professionistico. Speriamo che la nuova proprietà della stadio ci conceda qualche mese per realizzare il nostro impianto.Sarebbe offensivo per tutti i bergamaschi che in attesa del proprio stadio l’AlbinoLeffe debba giocare fuori provincia“.