San Pellegrino Terme

 si prepara al tradizionale appuntamento con il Premio Quarenghi al medico sportivo (una scultura dell’artista Elia Ajolfi), in ricordo della figura del sanpellegrinese dottor Angelo Quarenghi, medico della grande Inter guidata da Helenio Herrera. Il riconoscimento – che l’anno scorso era andato al professor Marko Vidnjevic – verrà consegnato la sera di venerdì 21 ottobre con una cerimonia (su invito) che si svolgerà come da tradizione presso il Salone delle Feste dell’Hotel Bigio. L’evento è promosso dal Comitato Coppa Angelo Quarenghi in collaborazione con il Panathlon Club BG, il Coni Provinciale Orobico e la famiglia Quarenghi.

“Il Premio Quarenghi viene consegnato ogni anno ad un medico sportivo di fama internazionale per ricordare il dottor Angelo Quarenghi, uno dei primi medici dediti allo sport, uno dei primi specialisti e, insieme al Calligaris, uno degli inventori della medicina sportiva italiana – spiega il presidente del Comitato Coppa Angelo Quarenghi dott. Giampietro Salvi – . È stato il Quarenghi a organizzare i primi corsi di medicina sportiva e noi promuoviamo il premio e questa serata per onorare la sua memoria”. Quale modo migliore, dunque, se non consegnare il premio ad una personalità eminente.

“Quest’anno il Premio Quarenghi andrà a Maurizio Casasco – rivela Salvi – , il presidente dei medici sportivi italiani ed europei, una figura di alto profilo. Il riconoscimento va a merito della sua carriera e della posizione di prestigio che occupa. Premiamo ogni anno medici di altissimo livello, così facendo il premio mantiene sempre il suo prestigio. È l’unico riconoscimento al mondo in questo campo e a me piace considerarlo il Nobel della medicina sportiva. È un premio che dà prestigio alla Federazione Medico Sportiva Italiana – sottolinea Salvi – ma anche a San Pellegrino, che si onora di ospitare questo riconoscimento. L’appuntamento è alle ore 20.30 presso l’Hotel Bigio, saranno presenti personaggi importanti dello spettacolo e dello sport”.

IL PREMIATO – Il vincitore del Premio Quarenghi 2022 è un personaggio decisamente di spicco. Casasco, bresciano d’adozione, è nato a Rivanazzano Terme, in provincia di Pavia, il 7 settembre del 1954. Proprio a Pavia si laurea, prima in Medicina e Chirurgia, poi si specializza in Medicina dello sport, sempre con il massimo dei voti. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90 Casasco ricopre ruoli dirigenziali in diversi club calcistici italiani, quali Brescia, Torino e Fiorentina, oltre a essere, dal 1993 al 1995, AD del Genoa. Come detto, ricopre il ruolo di Presidente Nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) ed è componente del Consiglio Nazionale del CONI, oltre che Vicepresidente dell’Executive Board della Federazione Europea di Medicina dello Sport. Non solo, perché Casasco è anche attivo nel campo istituzionale ed economico: è Presidente di Confapi, Confederazione italiana della piccola e media industria privata. Alle recenti elezioni politiche del 25 settembre, Casasco è stato eletto alla Camera per Forza Italia.

LA STORIA DEL PREMIO – Il Premio Angiolino Quarenghi, assegnato per la prima volta nel 1995 a ricordo della figura del sanpellegrinese dottor Angelo Quarenghi, medico della grande Inter guidata da Helenio Herrera, può vantare fra i suoi insigniti numerose celebri personalità sportive: fra queste Alfredo Calligaris ex preparatore atletico di Atalanta, della grande Inter di Herrera e della Nazionale di calcio azzurra; Leonardo Vecchiet, per anni medico della Nazionale di calcio italiana; Antonio Dal Monte – medico e pilota motonautico italiano, già Direttore scientifico e Capo del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Scienza dello Sport del CONI – oltre che a diversi nomi internazionali fra cui Kenneth H. Cooper, medico di medicina ed ex colonnello dell’aeronautica militare dell’Oklahoma, e Jean-Luc Truelle, neurologo, primario presso l’ospedale Salpetriere di Parigi, fondatore della European Brain Injury Society ed esperto in riabilitazione e sport per disabili. Nel 2020 il premio è stato consegnato a Mario Ireneo Sturla, un’autorità assoluta nel campo della medicina sportiva: laureato con lode, insegna all’Università di Pavia. Da decenni collabora con il mondo del ciclismo e del pugilato, ed è stato al fianco di numerosi sportivi. L’anno scorso è toccato allo sloveno Marko Vidnjevic, che ha permesso di dare vita ad un gemellaggio scientifico fra San Pellegrino Terme e Portorose.