Bergamo

– Professione bomber. Andrea Bonacina, attaccante classe ’82 della Polisportiva Bergamo Alta, ricorderà il 2014 nome l’anno in cui ha scritto per ben due volte il proprio nome nella storia della società cittadina. Brevilineo e scattante, Bonacina inizia la propria carriera proprio con la maglia del PBA, vestendo la maglia dei Reds fino ai giovanissimi, prima di trasferirsi all’Antoniana e al Ponteranica, accumulando esperienza anche con le maglie di Villese e Ramera. Tre anni fa il ritorno alla base e, di conseguenza, la definitiva consacrazione a vero bomber, tra i più prolifici della categoria.
BonacinaLe tue cento reti con la maglia del PBA rappresentano un record, parlaci di te, che tipo di attaccante sei?
“Sono una seconda punta, mi piace giocare fronte alla porta, anche perché per caratteristiche fisiche il ruolo della prima punta non mi si addice. Quest’anno sto giocando come trequartista, inserendomi alle spalle delle due punte”.
Cento gol in tre anni sono tantissimi, raccontaci della tua esperienza con il Bergamo Alta e delle aspettative per il finale di stagione
“Per la società è il terzo anno di Terza Categoria dopo la retrocessione dalla Seconda. Il primo anno siamo arrivati a metà classifica, eravamo un gruppo nuovo, con un nuovo allenatore, è stato un anno importante perché ha posto le basi per la stagione successiva. L’anno scorso abbiamo fatto bene, perdendo 1-0 la finale play-off contro il Lallio quando un pareggio ci sarebbe bastato. Quest’anno siamo secondi, speriamo di raggiungere il vertice anche se gli Amatori Brembate sono un’ottima squadra, molto esperta e quadrata, noi siamo un gruppo giovane e speriamo di colmare il gap con il nostro grande entusiasmo”.
Detieni anche un altro record, hai segnato la prima rete internazionale del PBA, giusto?
“Vero, il 24 gennaio abbiamo giocato un’amichevole a Siviglia contro la formazione locale del Puebla del Rio, abbiamo perso 2-1 ed ho avuto l’onore di segnare la rete della bandiera del Bergamo Alta. E’ stata una bella esperienza e una bella soddisfazione personale”.
Alessandro Sesani