argbosArgentina-Bosnia 2-1Argentina (5-3-2):

Romero 6; Zabaleta 6, Campagnaro 6 (1’st Gago 6.5), Federico Fernandez 6, Garay 6, Rojo 6; Maxi Rodriguez 5.5 (1’st Higuain 6), Mascherano 6.5, Di Maria 6.5; Aguero 5.5 (43’st Biglia sv), Messi 6.5. A disposizione: Perez, Augusto Fernandez, Lavezzi, Andujar, Palacio, Demichelis, Alvarez, Basanta, Orion. Ct: Sabella
Bosnia (4-2-3-1): Begovic 6; Mujdza 6 (24’st Ibisevic 6.5), Bicakcic 6, Spahic 6.5, Kolasinac 6; Pjanic 6.5, Besic 6; Hajrovic 6.5 (26’st Visca 6), Misimovic 7 (28’st Medunjanin sv), Lulic 6; Dzeko 6. A disposizione: Vranjes, Hadzic, Salihovic, Avdukuc, Sunjic, Vrsajevic, Susic, Fejzic, Ibricic. Ct: Susic.
Arbitro: Joel Aguilar
Assistenti: William Torres, Juan Zumba
Reti: 2’st aut. Kolasinac (A), 20’st Messi (A), 40’st Ibisevic (B)
Note: ammoniti Rojo (A), Spahic (B). Spettatori 75.000.
Migliore in campo: Misimovic (B)
Stadio: Maracanà di Rio de Janeiro

RIO DE JANEIRO – Più Misimovic che Messi che però è un fuoriclasse e decide le partite anche quando gioca malino. Intendiamoci: quando Leo è sottotono è un miliardo di volte meglio di me al Torneo del Bae (stasera noi del GTL abbiamo preso otto pappine), mille volte più forte di bomber Matteo Sala (il fenomeno della nostra Eccellenza), cento volte più decisivo di Ciccio Tavano (quello che ha portato l’Empoli in Serie A) e, non ce ne vogliano i tifosi della nostra bella Italia, dieci volte più elegante di Marione Balotelli, l’uomo della Provvidenza azzurra. Questo quando non è il Leo delle meraviglie proprio come contro la Bosnia. Se no si lievita di due zeri. Messi contro Pjanic e compagni non ha strabiliato, ma da un suo cross è nato l’1-0 argentino dopo tre minuti (autogol del povero Kolasinac) mentre il 2-0 è stato una fiammata di tutto quello che è quel genio che vive e lavora a Barcellona: scatto sulla trequarti e due avversari seminati, uno-due con un compagno, il napoletano Higuain, che gliela ripassa, doppio dribbling e rasoiata perfetta tra il palo e l’angolino. Bello, bellissimo, da manuale. Prima, durante e dopo la noia albiceleste e la voglia bosniaca che si ferma a un passo dalla meta, esattamente alla trequarti, tranne in un’occasione, al minuto numero 85: Ibisevic mette sotto le gambe di Romero, il terribile portiere che avevo due stagioni fa al Fantacalcio (che disastro io, che disastro lui), e dimezza lo svantaggio. E’ troppo tardi per la rimonta. Finisce 2-1. Aspettiamo Messi che è magico anche da scoppiato. Il migliore è un altro: Misimovic, compagno di club in Cina di un altro mio idolo, Muslimovic, tra l’altro incompreso a Bergamo. Ma questa è un’altra storia.
Matteo Bonfanti