Le strade di Cristiano Piccini e dell’Atalanta si sono ufficialmente divise. Con una sola presenza, il 21 novembre 2020 nello 0-0 di Cesena con lo Spezia, a giustificare il ricorso al prestito di un esterno di rinomanza internazionale, ma anche approdato a Zingonia, il 9 settembre scorso, coi dubbi sulla sua rotula destra fratturata l’agosto dell’anno prima in allenamento col Valencia. Al cui ovile il fiorentino classe 1992, già nazionale azzurro, è tornato. Il prestito con diritto di riscatto, fissato a 5 milioni, è stato oggetto della risoluzione definitiva tra le due società, nell’aria da dicembre ma comunicata oggi all’ora di pranzo. L’arrivo del danese del Genk Joakim Maehle al capezzale di Gian Piero Gasperini ha determinato un sovrannumero nel reparto: l’ultima convocazione di Piccini risale comunque a ben prima, il 13 dicembre, in casa contro la Fiorentina in cui è cresciuto calcisticamente.

Piccini all’addio: si sfoltisce la rosa di Gasperini
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