Un altro ‘fiocco azzurro’ per la Dea. Nel senso di un altro giocatore portato in Nazionale. Ieri sera è’ toccato al 23enne monzese Matteo Pessina la gloria del debutto con l’Italia grazie al trampolino di lancio offerto dall’Atalanta.

L’ultimo di una lunghissima serie.

Restando al quadriennio gasperiniano era toccato prima di lui a Mattia Caldara, Andrea Conti, Roberto Gagliardini, Gianluca Mancini, Bryan Cristante e Pierluigi Gollini.

Tutti catapultati dal nerazzurro all’azzurro.

Una soddisfazione doppia per l’Atalanta che ha davvero creduto in questo ragazzo brianzolo: tre estati fa il regista monzese, in orbita Milan senza mai aver vestito il rossonero, era reduce da una stagione positiva in C al Como, lontano anni luce dai palcoscenici della A.

La Dea lo ha voluto, inserendo nel pacchetto della cessione di Conti al Milan, lo ha fatto maturare una stagione in B allo Spezia e lo ha richiamato alla base a 21 anni per affidarlo ad un’annata di impostazione tattica a Zingonia con Gasp.

Poche presenze vere, una manciata, due sole gare da titolare (anche se contro il Genoa in realtà subentrò dopo un minuto a De Roon falciato da Romero…), quindi la svolta con il prestito mirato al Verona dall’allievo gasperiniano Juric.

Il ragazzo, dopo una grande annata in gialloblù con 34 presenze e 7 reti, è rientrato alla base a Zingonia con grandi ambizioni: vorrebbe giocare con continuità per mettersi in mostra in ottica nazionale nell’anno degli Europei.

La strada è quella giusta.

Il suo spazio sta aumentando, contro l’Inter ha fatto benissimo nella mezz’ora finale.

E alla ripresa chissà che non possa avere la sua seconda occasione da titolare in nerazzurro (la prima e unica volta il 27 agosto 2018 in Roma-Atalanta 3-3) sul campo dello Spezia, dove tre estati fa andava in prestito per debuttare in B…

 

Fabrizio Carcano