Pro Patria – AlbinoLeffe 2-2 (1-1)
PRO PATRIA (4-3-1-2): La Gorga 6,5; Pisani 7, Zaro 6,5, Ferri (cap.) 6, Possenti 6; Capua 6, Degeri 6, Coppola 6; Santana 7 (29′ st Taino 6); Vettraino 5,5 (37′ st Guercilena sv), Inacio Pià 5 (33′ st Ravasi sv). A disp.: Demalija, Petdji Tsila, M. Vernocchi, Sampietro, S. Vernocchi. All.: Pala 6,5.
ALBINOLEFFE (4-3-3): Amadori 7; Paris 6, Checcucci 5,5, Magli 6, Ferretti 6; Legras 5, Dalla Bona 5,5, Perini 6; Soncin (cap.) 6 (9′ st Banegas 6,5), Girardi 6 (17′ st Pesenti 6,5), Danti 6 (45′ st Muchetti sv). A disp.: S. Cortinovis, M. Cortinovis, Bentley, Kanis. All.: Sesia 6.
Arbitro: Zingarelli di Siena 5 (Colinucci di Cesena, Spreafico di Lecco).
RETI: 32′ pt rig. Soncin (A), 44′ pt Santana (P), 37′ st Pesenti (A), 39′ st Zaro (P).
Note: serata piovosa, spettatori 782 di cui 385 abbonati. Ammoniti Zaro, Girardi, Paris e Pesenti (c.n.r.). Espulso Paris al 45′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Corner 6-7, recupero 2′ e 4′.
Busto Arsizio (Varese) – Il gran ritorno con gol di Massimiliano Pesenti da Fara d’Adda non è bastato. Nemmeno contro la Pro Patria straultima e iper-penalizzata (il recente meno sette l’aveva lasciata con un solo punto alla vigilia) di Alessio Pala all’AlbinoLeffe riesce l’impresa proibita di riacciuffare una vittoria che manca dalla tredicesima di andata. Se quell’1-0 al Renate firmato D’Iglio (ceduto al Cuneo per Banegas) rischia di diventare un ricordo sbiaditissimo, il 2-2 dello “Speroni”, con l’illusione del bottino pieno cullato una manciata di minuti per tempo, è la sintesi del momentaccio di una squadra che non ce la fa a tirarsi fuori dal pantano del penultimo posto (quota 15, meno 3 dal Mantova che pure gira a vuoto) e di un campionato di Lega Pro vissuto ai minimi termini come gioco e carattere.
Privo dello squalificato Vinetot, Sesia conferma quasi in blocco lo schieramento dell’occhiale casalingo con il Bassano al netto di Paris, esterno basso a destra. Di fronte, oltre all’uomo sulla tolda di comando, arruolato l’ex Zaro (Guercilena riservista, di qua c’è Dalla Bona) insieme a una pletora di vecchi atalantini come Possenti, Michele Ferri e Pià. Al 12′ solo la bandierina dell’assistente sventa il pericolo proprio del brasiliano, svettato davanti alla linea dei difensori a correzione della girata smorzata di Pisani dall’area piccola seguita alla carambola da corner. Ma la Celeste, raccogliticcia e timorosa, continua a beccare: tocca ad Amadori negare il vantaggio a Capua (13′, sull’asse dal fondo Vettraino-Santana) e a Vettraino (diagonale) a stretto giro di posta. Verso metà tempo, via ai fuochi d’artificio con polemica incorporata. Danti cicca la spizzata sul traversone basso di Soncin al 25′ e sull’angolo conseguente di Dalla Bona il piattone di prima di Girardi si spegne sul fondo, ma due giri di lancetta dopo è ancora l’uomo tra i pali a salvare capra e cavoli sui tiri a botta sicura di centravanti e seconda punta di casa, smarcati dal filtrante di Santana.
Al 31′, poi, ci pensa l’arbitro a regalare il rigoricchio per una trattenuta di Zaro a Danti iniziata palesemente fuori area: Soncin non può far altro che ringraziare infilando dal dischetto a mezza altezza. Anche se la palombella di Capua dalla lunga al 37′ non sorprende l’eccellente portiere milanese, il pari è dietro l’angolo: Pisani stantuffa sulla destra e scodella il cross, incocciato dal tacco di Santana per il colpo dello scorpione alla Ibra dritto sotto il sette. Nella ripresa altro paio di gol annullati per fuorigioco ai locali, prima a Degeri e quindi al 13′ a Zaro, lesto ad appoggiare in porta dopo aver raccolto la respinta di Amadori sulla stoccata di Coppola, innescata dal batti e ribatti sul piazzato dalla sinistra di Santana. Sul fronte bergamasco via libera ai nuovissimi Banegas (16′, mancino alto da fuori) e Pesenti, ma il più ficcante è il centrale difensivo Magli, che al 27′ si vede dire di no da La Gorga: la sponda aerea di Paris, salito in cielo sull’angolo di Perini, è perfetta, il destro del mastino di Roccafranca un po’ molle. La sblocca il bomber rispedito a casa dalla Reggiana, sfruttando a porta spalancata l’assist d’oro di Banegas lanciato da Perini, ma la beffa è dietro l’angolo: Possenti centra il traversone, Zaro di testa la piazza sotto l’incrocio. A San Valentino, alle 17.30, a Bergamo è attesa una superbig come l’Alessandria (l’espulso Paris e Girardi, giunto alla quinta ammonizione stagionale, dovranno marcare visita). Se le nozze coi playout non sono in forse, sarebbe quantomeno utile non arrivare all’altare da vice cenerentola del girone per affrontare la bagarre col vantaggio della classifica.
Simone Fornoni