“Il 6 ottobre l’esordio nel Gewiss Stadium
(col Lecce, alla settima giornata, NdR) sarà un’emozione pari alla Champions League. I tifosi rimarranno storditi dalla nuova Curva Nord”. Parola di Antonio Percassi nell’intervista pubblicata stamani dalla Gazzetta dello Sport. Il presidente dell’Atalanta ha parlato a 360 gradi, svelando anche qualche retroscena di mercato: “A mio figlio Luca do tra l’8 e il 9, abbiamo provato a prendere Trincao l’ultimo giorno utile. Martin Skrtel? Era triste, la moglie non voleva venire a Bergamo”.
Tra il colpaccio mancato e quello della rescissione dopo tre settimane, il vertice societario si sofferma anche su quello più importante e sul leader della squadra: “Luis Muriel è un attaccante da Champions, del Papu Gomez sono già soddisfatto così e credo che contro la Dinamo Zagabria sarà la sua serata. Finora dicono non sia stato lui, ma forse ci ha abituato troppo bene”.
Ancora, sulla regina delle coppe: “Per noi è come andare all’università. La scelta di giocare in casa a San Siro è maturata durante la cena coi commissari Uefa, quando è risultato evidente che non avremmo potuto soddisfare nel nostro stadio la loro lista di requisiti. Davvero un altro mondo. Se per Zagabria abbiamo bruciato 3 mila biglietti, a Milano me ne aspetto 30 mila col Manchester City. Anche se la partita decisiva sarà con lo Shakhtar il primo ottobre”.