“Siamo una famiglia di supertifosi dell’Atalanta e stiamo raggiugendo traguardi incredibili. Nessuno avrebbe mai immaginato, dieci anni fa, che avremmo giocato in Champions League sfidando il Manchester City”
. Antonio Percassi celebra il decennale della seconda presidenza nerazzurra, dopo la parentesi tra 1990 e 1994 (con dimissioni il 24 febbraio, inizio dell’era Ruggeri), con un video girato dall’ufficio stampa del club all’interno del Gewiss Stadium: “Qui c’è ancora da sistemare la Tribuna Ubi, quindi penseremo alla Curva Sud. Ma anche a Zingonia dobbiamo intervenire per rendere la sede più bella ed efficiente – rimarca il vertice societario -. Mio figlio Luca, che mi è accanto nella gestione, ha fatto un gran lavoro: noi abbiamo rilanciato l’azienda Atalanta prendendola in serie B, lui ha creato un management efficiente che per raggiungere grandi risultati si avvale di allenatore, staff tecnico e giocatori di prim’ordine”.
Percassi, ex giocatore atalantino, marcatore puro e poi imprenditore di successo nel ramo immobiliare, franchising, retail, cosmesi e grande distribuzione, nato a Clusone il 9 giugno 1953, a sei giorni dal compleanno numero 67 spegne le dieci candeline del soglio più alto. Ovviamente i ricordi più belli sono anche i più recenti, legati al quadriennio con Gian Piero Gasperini in panchina: “Il massimo della gioia è stata la partita a Kharkiv con lo Shakhtar, una vittoria esaltante che ci ha concesso di qualificarci agli ottavi passando il girone – chiude il presidente -. In Italia abbiamo fatte tante sfide bellissime contro le grandi: Milan e Inter in serie A, Juventus in Coppa Italia l’anno scorso su tutte. A San Siro contro i nerazzurri nell’ultima occasione ho visto un secondo tempo fantastico, meritavamo di vincere. Quello col Manchester City ci ha insegnato tanto: anche la furbizia di una squadra scafata, capace di fermare il gioco dieci minuti dopo l’espulsione del portiere”.