15a Primavera 1 – Alzano Lombardo, stadio “Carillo Pesenti Pigna”, sabato 14 dicembre (ore 13)
Atalanta Under 20 – Inter Under 20 0-3 (0-2)
ATALANTA (4-3-2-1): Zanchi 6; Gobbo 6 (37′ st Isoa sv), Tavanti 5,5, Ramaj 5,5, Simonetto 6; Steffanoni 5,5, Armstrong 5,5, Riccio (cap.) 6; Bonanomi 6,5, Bonsignori Goggi 5,5 (38′ st Bono sv); Michieletto 5,5 (32′ st Baldo sv). A disp.: 22 Sala, 5 Ghezzi, 14 Mencaraglia, 21 Baldo, 24 Bilac, 28 Arrigoni, 30 Camara, 32 Idele, 33 Maffesoli. All.: Marco Zanchi 5 (Giovanni Bosi squalificato).
INTER (4-3-3): Calligaris 6; Aidoo 6,5, Re Cecconi 7, Alexiou (cap.) 7, Motta 7,5; Venturini 7 (23′ st Zarate 6), M. Zanchetta 6,5 (32′ st Bovo sv), Topalovic 8 (23′ st Berenbruch 6,5); De Pieri 7, Spinaccè 7,5 (46′ st Lavelli sv), Quieto 7,5 (32′ st Zouin sv). A disp.: 21 Zamarian, 32 Michielan; 6 Maye, 13 Kangasniemi, 19 Della Mora. All.: Andrea Zanchetta 7,5.
Arbitro: Vogliacco di Bari 6,5 (Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto, Scribani di Agrigento).
RETI: 10′ pt Topalovic (I), 11′ pt Venturini (I), 13′ st Spinaccè (I).
Note: pomeriggio nuvoloso e freddo, spettatori 150. Ammoniti Gobbo, Bonanomi per gioco scorretto , De Pieri per proteste. Tiri totali 9-10, nello specchio 4-5, parati 3-2, respinti/deviati 3-0, legni 0-1. Corner 3-1, recupero 0′ e 4′.

Alzano LombardoL’Inter usa la testa con Topalovic e Venturini nel giro d’una lancetta in avvio e il sinistro con Spinaccè entro l’ora di gioco, l’Atalanta inanella la terza sconfitta di fila su due fronti a ruota di Lecce e Real Madrid. Scende di nuovo il gelo invernale sulla Primavera dall’autunno a doppio volto, settima in Youth League vincendoci quattro volte su sei per approdare ai sedicesimi e sempre sottoquota (15 in altrettanti turni) in campionato, dov’è ferma a sole tre affermazioni, l’ultima con l’Empoli in casa. Dopo il quinto ko su sei consumato al “Carillo Pesenti Pigna”, con un terzo solo dei punti conquistati in casa, il 2024 si chiude a meno 2 dal gong dell’andata, tra l’escursione al Viola Park di giovedì 18 (sempre all’una di pomeriggio) dalla Fiorentina e il festivo del 22 in casa (ore 15), prima di chiudere metà stagione sabato 4 gennaio 2025 a Bologna (15) e 7 giorni dopo col Milan (13) ancora ad Alzano.

Gobbo s’inserisce nel gioco in orizzontale passato da Riccio e Bonanomi senza calibrare bene il cross per la torre Michieletto (2′), Tavanti invece gira centralmente il gioco da mancina di Simonetto spondato di piede mancino da Ramaj dalla destra dell’area (5′). Il tempo per il terzino succitato di alzare il mancino sulla scorta del primo corner e dopo poco più d’un minuto s’inaugura l’uno-due in gioco aereo servito dai cross di De Pieri e Motta con Spinaccè e il precedente uomo di servizio a metterci il velo. Nel secondo caso, faccia sotto della traversa scheggiata con discesa rapida sotto l’incrocio opposto. Al quarto d’ora, invece, sulla palla dentro dell’apripista è bravo il centrale destro di casa a coprire attrezzo e portiere dall’assalto dello stramazzante Quieto.

Baby Dea comunque di stucco. Sempre il primo marcatore del pomeriggio stacca anche sullo schema da mancina di Mattia Zanchetta (sì, il figlio del mister) senza scaldare più di tanto i guantoni a Zanchi che raccoglie la loffia verso metà primo tempo. Se Topalovic da calcio franco sempre defilato a sinistra, Armstrong di destro fiacco in mischia oltre la mezzora e l’assistman del rompighiaccio (sinistro alto) non vengono al dunque, è il palo alla sinistra del portiere bergamasco a impedire al firmatario del bis d’imbracciare la doppietta personale a una sporca dozzina dalla pausa sul gioco in verticale tutto di prima Topalovic-Quieto.

Se verso l’intervallo l’ultima chance è un movimento di Tavanti che mette controtempo sia il suo baluardo che il centrattacco ospite, deviando col fianco in angolo il tracciante a rientrare dell’ala destr interista, la ripresa s’apre idealmente al settimo con lo scarico di Quieto per il sinistro dell’iperattivo autore dell’uno a zero bloccato da Zanchi a difesa del legno di competenza. Spinaccè sgancia al volo sopra il montante a correzione del pallone di Motta al culmine della ripartenza proprio dell’ariete meneghino rifinita dal 10 a sinistra che poi gliela porge al minuto 58 per il tocco sotto del tris. La svettata di Michieletto accompagnata dalla destra è più che altro una sponda mal riuscita (24′), tre Bonanomi a rimorchio scaricato di Gobbo non angola la conclusione a un tiretto dalla mezzora. Quieto la offre anche alla new entry Berenbruch che tira centralmente dai venti metri. Al 40′ Armstrong riceve all’indietro in lunetta da Bono alzando il sinistro, imitato da Simonetto nella conduzione in proprio al 2′ di recupero.