22a (3a rit.) serie C girone A – Trento, stadio Briamasco, sabato 11 gennaio (ore 15)
Trento – Atalanta Under 23 2-2 (1-2)
TRENTO (4-3-3): Barlocco 6; Vitturini 6,5 (16′ st Sangalli 6, 34′ st Petrovic sv), Kassama 6 (34′ st Trainotti sv), Cappelletti 6, Fini 6; Giannotti 6,5, Rada 7, Aucelli 6 (14′ st Di Cosmo 6); Peralta 6,5 (15′ st Anastasia 5,5), Di Carmine 6,5, Disanto 6,5. A disp.: Santer, Tommasi, Bernardi, Barison, Ghillani. All.: Luca Tabbiani 6,5.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Pardel 6; Del Lungo 5,5, Gyabuaa (cap.) 6, Navarro 6; Scheffer 6,5 (8′ st G. Renault 6,5), Kraja 7 (8′ st Manzoni 6), Panada 7, Bernasconi 6,5; Artesani 5,5 (9′ st Muhameti 6), Cassa 7; Vlahovic 6,5 (40′ st Michieletto 6). A disp.: Bertini, Dajcar; Comi, Mencaraglia. All.: Francesco Modesto 6,5.
Arbitro: Castellano di Nichelino 6,5 (Dell’Arciprete di Vasto, Gentile di Isernia; IV Gallo di Bologna).
RETI: 6′ pt rig. Di Carmine (T), 11′ pt Kraja (A), 38′ pt Bernasconi (A), 41′ st Disanto (T).
Note: ammoniti Kassama e Del Lungo per gioco scorretto. Espulso Modesto al 39′ st per proteste. Tiri totali 7-17, nello specchio 2-7, parati 0-4, respinti/deviati 1-1, legni 1-1. Corner 4-2, recupero 1′ e 5′.
Trento – Kraja risponde subito al rigore dello svantaggio e Bernasconi mette la freccia, ma l’Atalanta Under 23 a Trento becca il pari sul 2 nel finale e frena solo un po’ la marcia ad alta quota nel girone A di serie C dove comunque è sempre quarta (37 punti, +3 sulla diretta concorrente per i playoff di oggi). La punizione sotto il primo incrocio by Disanto, originata da un fallo davanti al vertice destro di Del Lungo su Giannotti, fa sfumare il sogno di un bottino pieno che ai punti sarebbe stato più che meritato.
Partita iniziata malaccio. Artesani aggancia Rada da dietro sul pallone a rientrare di Peralta mal rinviato dalla difesa e Di Carmine può insaccare il penalty-rompighiaccio spiazzante, ma niente paura, perché l’italo-albanese dal limite approfitta dello scarico di Scheffer per pareggiarla a fil di primo palo non senza responsabilità del guantato di casa. Ancora il marcatore numero uno del pomeriggio atalantino al “Briamasco” calcia fuori alle soglie del ventesimo, mentre Vlahovic, pur manovriero e positivo, comincia la sagra dello spreco senza far prendere il giro da lontano al 27′ e soprattutto senza insaccare sei lancette dopo quando, a portiere saltato sul filtrante di Cassa, c’è Vitturini a alvare sulla linea prima del tap-in a lato del mancato assistman.
Dal palo a incrociare dell’autore del provvisorio 1-0 tridentino, comunque, entro un tris di cronometro si passa al vantaggio lungo l’asse dello stesso ex Partizan e Cassa, che fa velo, con lo stantuffo mancino di Arcene con radici nel quartiere cittadino di San Paolo ad appoggiare di prepotenza nel sacco il ribaltamento del punteggio. A una manita dalla pausa l’autore del fallo da rigore non inquadra dal limite; a tre, Gyabuaa libera l’area agevolando il sinistro di Rada che calcia al volo lontanissimo dalla porta.
Nella ripresa, semplicemente, i Modesto-boys non chiudono finendo per lasciare sul campo 2 punti. Al netto del sinistro di prima di Peralta al settimo su angolo del futuro firmatario del 2-2, la Dea-bis si costruisce tante chances. Al decimo la telefonata di Panada, metronomo per il resto perfetto che al settantesimo accende ancora la coppa Cassa-Vlahovic, ma il secondo non sfrutta la deviazione proprio sui suoi piedi di Barlocco sul sinistro del compagno.
Otto corsette d’orologio e il serbo si riaccende sempre col sinistro in scia al play bresciano, col portiere altrui a negargli la gioia della chiusura della pratica, variando copione con l’altro piede e dall’altro lao al 36′ a palo lontano sfiorato. Quindi, il pari-beffa a ruota del cambio Vlahovic-Michieletto con Modesto espulso per averlo voluto affrettare. C’è ancora tempo per vincerla, ma non è il pomeriggio giusto, vedi svettata molle di Michieletto su traversone di Renault e l’incrocio preso da Muhameti, sempre all’inizio del recupero, sempre su input di Panada con Cassa a sbucciare il tap-in.