Promozione, Girone E. In vista del derby bergamasco Calvenzano – Acos Treviglio, il direttore sportivo del Acos  Paolo Facchinetti parla della sua esperienza ora all’Acos e negli anni passati al Calvenzano.

Entrambe le squadre si trovano in una buona posizione in classifica, con la squadra di casa sesta, e la sua avversaria l’Acos in quarta posizione. Facchinetti: “Per me va oltre il derby. Ho dato molto a Calvenzano e ho ricevuto altrettanto, sono stati anni ricchi di soddisfazioni che ho potuto condividere con tutti i ragazzi che troverò domenica, compreso lo staff e la dirigenza. All’Acos sono cresciuto professionalmente e calcisticamente parlando, e ho molti affetti anche qui. Inoltre, condivido gli obiettivi con mister Redaelli e un gruppo di ragazzi fantastici. Ringrazio anche il Presidente Stefano Viganò e tutta la dirigenza che mette sempre passione e sacrificio per far sì che l’Acos continui a essere una bella realtà”.

Il Diesse racconta la sua esperienza nel mondo calcistico: “Ho giocato fino a 28 anni. Poi, ho intrapreso la prima esperienza da allenatore con la Juniores nel Brignano Gera d’Adda, mio paese natale. Sono approdato all’Acos Treviglio da mister dell’Under 21 regionale salendo in Seconda categoria. Ho fatto un altro anno da mister della prima squadra e poi ho allenato il settore giovanile prima di diventare responsabile dell’attività agonistica. Dopo ben dieci anni ho provato una nuova esperienza da direttore sportivo della prima squadra del Calvenzano durata quattro anni, vincendo la Coppa Lombardia di Prima Categoria con l’attuale staff di mister Bonetti e una coppa Lombardia con la Juniores. Da settembre 2024 sono tornato all’Acos come Ds della prima squadra”.

L’Acos attualmente si trova in zona playoff e il diesse spiega come si è arrivati a questo risultato: “L’obiettivo della società è sempre quello di cercare la salvezza al più presto. Sapevamo di aver costruito un buon gruppo, con uno staff di categoria e molto preparato. I giocatori sono ragazzi seri e di qualità, c’erano tutti i presupposti per fare bene. Serviva solo fondere il tutto e dare un’anima, senza queste non esistono risultati. I ragazzi con il lavoro possono portare miglioramento in quello che già stiamo facendo”.

E sulla partita di domenica dice: “Arriviamo con la serenità e la convinzione dei nostri mezzi. Loro stanno bene, ma anche noi. La speranza è che sia una bella partita e che vinca il migliore. Giocatori che possono fare la differenza ce ne sono tanti sia nostri che nel Calvenzano, ma conoscendo entrambi gli ambienti, si incontreranno due gruppi molto uniti e forti all’interno dei rispettivi spogliatoi ed entrambi daranno tutto. E sono sicuro che sarà una partita con sana competizione sportiva. Spero vinca l’Acos ma soprattutto il buon calcio”.

Federica Passoni