Non svegliare la mira che dorme. Soprattutto del regista Marco Capelli dal lancio facile e dalla conclusione chirurgica. Se poi la palla resta lì senza essere spazzata, eccola nel sette, uno per volta, imbracciando la doppietta, la seconda fintando il sinistro davanti a Del Giudice in lunetta per usare sempre l’altro, con la punizione a scendere concessa invece a Minelli a metà del guado, dopo aver faticato non poco per tutto il primo tempo dalle due chances per parte con una Nembrese disunitasi per quelle otto lancette di furia. I GiardiniInErbaSintetica.it, a riposo forzato da due rinvii di fila, ridimensionano l’ormai ex… (continua)
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