In un mercato che, alle nostre latitudini, non ha suscitato grosse vibrazioni, la copertina per le operazioni varate lungo un ampio arco temporale se la prende, fuori-provincia, l’Olimpic Trezzanese, che ha chiuso il girone di andata al sesto posto del girone L di Prima categoria. Non è un mistero che le defezioni piovute in sequenza, e a più riprese, sull’organico allestito dalla società della Martesana abbiano influito pesantemente sul rendimento complessivo, in un quadro decisamente condizionato dalle avversità e dagli imprevisti. La classifica non fa sconti, con l’OT che ha girato fuori dalla zona-playoff e, soprattutto, con dodici lunghezze di distacco dalla capolista Pagazzanese, ma dalla portata dei movimenti offerti con la finestra di mercato invernale si intuisce che l’Olimpic non abbia affatto intenzione di alzare bandiera bianca. Così ecco un rinnovato slancio a caratterizzare le gesta del folto contingente bergamasco di stanza a Trezzano Rosa, galvanizzato dall’approdo di un elemento che in anni recenti ha conosciuto eccome la Serie D di casa nostra. Da qualche giorno a questa parte, a impreziosire una rosa votata ai più alti obiettivi è arrivato anche Davide Perego. Classe ’98, attaccante cresciuto nell’Albinoleffe, Perego ha lasciato il semiprofessionismo e, con esso, il Borgosesia: ultima tappa di un percorso serrato che ha visto il giocatore transitare anche per Ponte San Pietro e Caravaggio. Condizionato da problematiche lavorative, il talentuoso esterno d’attacco opta dunque per una scelta, sì al ribasso, ma che non può che far felice l’entourage trezzanese, imperniato attorno a Luigi Polpi, Fausto Gorla, oltre ai due grandi protagonisti, nelle dinamiche di mercato, vale a dire il diesse Cremonesi e il dittì “Vito” Guarneri. La vicenda di Perego, consacratosi esibendo dribbling e accelerazioni, oltre a una sbarazzina chioma bionda ossigenata, fa il verso a quanto accaduto a un altro enfant prodige, come Matteo Guerrini, attaccante ex Tritium innestato a inizio stagione dall’OT e che proprio nelle ultime settimane è tornato stabilmente in organico, una volta smaltiti i postumi del grave infortunio occorso dopo poche settimane di avventura. Così come è tornato in gruppo uno degli elementi fin qui più decisivi, il bomber di scuola-Milan Fabio Nava, vale a dire il capocannoniere della squadra. Il tutto, nell’attesa del pieno recupero di “Toro” Galbiati, decisamente in credito con la buona sorte e che, infortuni permettendo, potrà dire la sua in un ritorno che chiama in causa la sua vena realizzativa. Nel pacchetto di nuovi acquisti, risalta il sistematico fil rouge con il calcio bergamasco. Joseph Giarratano, duttile difensore classe 2000, è da qualche settimana a disposizione, dopo un’intera vita calcistica trascorsa al Basiano Masate Sporting, avversario delle formazioni orobiche nel campionato di Promozione. E poi Thomas Bruno, mezz’ala classe ’99, con trascorsi nello Zingonia Verdellino, successivi allo scorcio di Serie D vissuto con l’Arconatese. Infine, giunti a dicembre con l’intento di dar man forte a un organico ai minimi termini, a seguito dell’emergenza-infortuni, i fratelli Michael e Christian Soresina possono rivendicare un passaggio al Calusco, nel recente passato. Un po’ come accaduto con i gemelli Filippini, o, per abbozzare un paragone più genuino, con i gemelli Marroni, i due fratelli hanno intrapreso una carriera calcistica molto simile, con gli stessi passaggi occorsi, tra Seconda e Terza categoria, presso Robbiate, Real Robbiate, Calusco e Nuova Usmate. In uscita, è dato assodato già da qualche tempo il passaggio del centrale Stortini all’Or. Cologno di mister Giovanni Astori. Ma non è finita, perché il giovane David Cortesi, nipote d’arte classe 2002, si è accasato all’Almè, in Promozione, portando in dote le ottime avvisaglie esibite, in ambito di vivaio, tra Giana Erminio e Villa d’Almè, mentre Simone Cimmarusti mantiene categoria e girone di riferimento, accordandosi con il Pozzuolo. Piuttosto effimera l’esperienza in maglia OT dell’esperto Caldarola, condizionato da problematiche di lavoro, mentre il giovane Marco Cremonesi va a caccia di spazio e visibilità accettando di scendere in Seconda e indossare la casacca del Vaprio. Un nutrito via-vai, che non spaventa di certo il volto nuovo, o relativamente nuovo, che ha accettato di raccogliere l’eredità, in sede di guida tecnica, di mister Stefano Rossi, il quale ha optato per una chiusura anticipata del rapporto, a seguito di problemi di natura familiare. Al posto dell’ex Accademia Gera d’Adda, da un paio di mesi si è assistito all’avvento di Manuel Biffi, promosso dalla formazione Juniores. L’iniziale scetticismo, figlio della precarietà del momento, ha lasciato rapidamente strada all’incondizionata fiducia, suffragata dalla risposta ottenuta tramite un gruppo sì falcidiato dagli infortuni ma che non è mai venuto meno, in tema di coralità e adesione al progetto. Avanti allora con mister Biffi, esperto conoscitore delle dinamiche societarie, oltre che primo garante per una squadra che invoca, oltre a un organico ricco di ogni effettivo, la riscossa.
Nik