Alzano Lombardo, stadio “Carillo Pesenti Pigna”, sabato 28 settembre – 6a giornata Primavera 1 – ore 15
Atalanta – Torino 1-3 (0-0)
ATALANTA (3-5-2): Torriani; Ghezzi (cap.), Tavanti, Armstrong; Gobbo (17′ st Capac), Steffanoni (18′ st Artesani), Bonanomi, Riccio, Simonetto (29′ st Idele); Baldo (18′ st Camara), Fiogbe (34′ st Bonsignori Goggi). A disp.: Sala, Martinelli, Mencaraglia, Mensah, Bilać, Michieletto. All.: Giovanni Bosi.
TORINO (3-4-1-2): Plaia; Olsson, Mendes, Bianay; Marchioro (32′ st Pellini), Liema, Mahari (32′ st Galantai), Krzyzanowski(45′ st Atlee Manneh); Ciammaglichella (cap.) (1′ st Acar); Gabellini, Franzoni. A disp.: Siviero, Desole, Mullen, Rossi, Tzouliou, Conzato, Dimitri. All.: Felice Tufano.
Arbitro: Terribile di Bassano del Grappa (Fenzi di Treviso, Callovi di San Donà di Piave).
RETI: 12′ st Gabellini (T), 19′ st Acar (T), 37′ st Riccio (A), 40′ st Franzoni (T).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 150. Ammoniti Gobbo e Tavanti per gioco scorretto. Tiri totali 16-9, nello specchio 6-4, parati 5-1, respinti/deviati 3-3. Corner 6-8, recupero 1′ e 4′.

Alzano LombardoGabellini ci mette la testa sul settimo angolo, il primo del subentrato Acar da destra, all’altezza del secondo palo, proprio il sostituto di Ciammaglichella fa 2-0 in assolo mancino e il tap-in di Riccio non serve, perché l’asse Gabellini-Liema serve il diagonale del 3-1 a Franzoni su un piattino e il Torino condanna la Primavera dell’Atalanta al secondo ko casalingo dopo quello all’esordio con la neopromossa Cremonese. Doppio passo indietro, dunque, per la squadra di Bosi, ora attesa a Monza domenica prossima, a ruota del bis di vittorie esterne con Sampdoria e Udinese. I punti in classifica restano 8; in casa s’è pareggiato con la Lazio (1-1, come a Sassuolo) vincendoci, ma a Caravaggio, soltanto con l’Arsenal nel 4-1 in Youth League. Mercoledì 2 si replica fuori casa con lo Shakhtar, domenica prossima si va a Monza.
La cronaca registra subito l’incredibile occasione di Fiogbe, che al 7′ non trova la porta in allungo di punta davanti al secondo palo sprecando così la sponda di Baldo sul cross di Simonetto, pendolino aduso a mettere in crisi la difesa altrui a suon di palloni in area. Gli opposti tatticismi frenano il decollo del confronto e ai granata non resta, per ora, che ribaltare il conto degli angoli all’alba del diciottesimo con Mahari liberato alla conclusione fiacca da Ciammaglichella sugli sviluppi del secondo. Un minuto e lo schema da sinistra da fermo di Bonanomi pesca taglio e sinistro di prima di Steffanoni dritto sul braccio girato di Mendes, ma è il Toro a sfiorare il vantaggio oltre il ventesimo con la discesa da destra del suo capitano fermata di piede da Torriani in fallo di fondo. Un poker cronometrico e c’è il primo tiro nello specchio anche della Baby Dea col cross di Simonetto, giratosi di spalle dalla catena di sinistra chiamando Plaia al volo contestuale a difesa del legno di competenza. Krzyzanowski lamenta un mani sulla conclusione di seconda da palla inattiva (28′), Riccio di suo per effetto del contrasto di Mahari alza la mira a rimorchio del corner dalla destra a pelo d’erba del suo regista (31′). Al quarantesimo l’ultima chance atalantina della prima frazione con l’esterno destro di Baldo dal cuore della mischia su tocco dal fondo del compagno di linea: Plaia si tuffa e rintuzza la minaccia.
Doppia deviazione piede-testa Leima-Olsson sul tentativo di Candas che apre la ripresa al 2′ sull’elaborata azione contrassegnata dal recupero dal fondo di Simonetto per Riccio con scambio in mezzo all’area con Baldo. Di là, se Tavanti fa diga su Franzoni, in coda al secondo tiro dalla bandierina granata di fila Krzyzanowski imbecca la svettata di Olsson oltre la traversa (5′). Verso il decimo è Bonanomi ad avere la sua occasione spostandosela sul piede debole, il destro, dietro invito-scarico di Riccio dopo aver avviato la manovra in combutta con la solita punta italiana, rimediando però una loffia senza incrociare. Era la prova generale di svantaggio, senza che gli atalantini lo sapessero, vedi stacco del centravanti nemico cui la diagonale di Simonetto, in assenza di marcature ferree, fa il solletico. Il tutto sinistro turco, dopo la prima girandola di cambi a tre di Bosi, parte poco oltre il dischetto e semina tutti per incrociare il raddoppio a una corsetta dal ventesimo. Se Ghezzi di seconda la spara alle stelle (23′), il neo entrato Camara viene contrastato da Liema e riesce a calciare solo debolmente sul la di Fiogbe (25′). Capac da sinistra spedisce l’invito per il terzo tempo di Artesani che manca la bocca del lupo (31′), Bonsignori Goggi (entrato per Fiogbe) converge sul destro con cui può far poco dalla distanza all’ottantesimo. L’illusione di averla riaperta è un confezionamento a tre fra Idele, Capac e Artesani, perché sulla corta respinta di Plaia la mezzala figlia d’arte è lesta a insaccare, ma di là c’è la ripartenza con Franzoni a finalizzare. Di Idele (42′, parato, cross di Bonsignori) e Riccio (dritto per dritto, 90′) i conati finali.