Nessun miracolo, solo la logica che è un procedimento decisivo anche nel gioco del calcio. E’ bastato che Colantuono ridesse linfa al 4-4-1-1 che l’Atalanta è risorta con un indiscutibile 2-0 su una modesta e esageratamente (solo 4 italiani dei 23 in lista) multietnica Udinese. Perché sono stati buttati al vento 76 giorni prima di arrivare ad una scelta quasi obbligata? Probabilmente l’allenatore atalantino , magari ispirandosi ad un calciomercato più ipotetico che reale, ha pensato che era arrivato il momento di cambiare per evitare guai ed incertezze del girone di ritorno e quindi optare un nuovo modulo di gioco. Che , amichevoli precampionato bugiarde, è saltato in aria al primo duro ostacolo e le correzioni che sono seguite sono state peggiori. Così è tornato al passato ed ecco il successo immediato. Si è vinto solo per il nuovo modulo? Certamente no perché anche le prestazioni di parecchi giocatori (Denis, Cigarini, Moralez e Bonaventura) sono state molto più efficaci rispetto alle precedenti. E questo conta. Che poi, a seconda delle avversarie, si possano sperimentare e provare altri tipi di schieramento nessuno lo vieta. Basta un po’ di logica. Atalanta aggressiva, sveglia e attenta come mai prima d’ora. Tutto a posto, quindi? E’ opportuno aspettare ulteriori verifiche e già sabato (ore 18 al Bentegodi) l’Atalanta affronta il Chievo in un altro confronto possibilmente da non perdere. E se gli atalantini saranno in grado di essere finalmente continui e propositivi il risultato non sarà negativo. Comunque, nell’assetto della squadra, alcune certezze non mancano. Ad esempio Lucchini in una difesa a quattro è insuperabile, Yepes può aspettare. E poi, in futuro, perché non provare anche Migliaccio nel ruolo di difensore centrale? E’ forte di testa e sa impostare mentre oggi nessuno dei quattro centrali è bravo a dare il via all’azione di gioco. Bellini se continua così, chissenefrega dei 33 anni, e anche Del Grosso non corre a vanvera. In mezzo al campo Cigarini e Carmona sono due certezze anche perché sugli esterni Bonaventura e Raimondi offrono un aiuto sostanzioso e, per di più, Jack è anche capace di costruire azioni dirompenti che scardinano gli assetti difensivi avversari. Maxi Moralez sta attraversando un ottimo momento di forma ed è giusto che giochi. Livaja, per adesso, può aspettare. Tre gol in due partite rappresentano un bottino sontuoso per Denis, che come ogni attaccante di qualità, soffre il digiuno. Tutto bene? Per questa settimana sì, bisogna perseverare.
Giacomo Mayer