21a serie A – Bergamo, Gewiss Stadium, sabato 18 gennaio (ore 20.45)
Atalanta – Napoli 2-3 (1-2)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 5,5; Djimsiti 5,5, Hien 6, Scalvini 5,5 (38′ st Brescianini sv); Bellanova 6,5, De Roon 6, Ederson 5,5, Ruggeri 6,5 (22′ st Zappacosta 6); Samardzic 6 (32′ st Pasalic sv); Retegui 7 (23′ st De Ketelaere 6), Lookman 7 (32′ st Zaniolo sv). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 2 Toloi, 27 Palestra, 6 Sulemana. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
NAPOLI (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 6, Juan Jesus 6, Olivera 6; Anguissa 8, Lobotka 6,5, McTominay 7; Politano 6,5 (36′ st Mazzocchi sv), Lukaku 6,5 (39′ st Simeone sv), Neres 7 (28′ st Spinazzola 6). A disp.: 14 Contini, 96 Scuffet; 16 Rafa Marin, 6 Gilmour, 15 Billing, 29 Hasa, 26 Ngonge, 81 Raspadori. All.: Antonio Conte 7.
Arbitro: Colombo di Como 6,5 (Alassio di Imperia, Peretti di Verona; IV Giua di Olbia. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Di Bello di Brindisi).
RETI: 16′ pt Retegui (A), 26′ pt Politano (N), 40′ pt McTominay (N), 10′ st Lookman (A), 33′ st Lukaku (N).
Note: serata fredda e serena, spettatori 22.874 per un incasso di 712.821,63 euro. Ammoniti Neres, Djimsiti, Ruggeri, Scalvini, Hien per gioco scorretto, Conte (all. N.) per proteste, McTominay per comportamento non regolamentare. Tiri totali 11-6, nello specchio 5-3, parati 3-, respinti/deviati 2-1. Var: 1. Corner 2-1, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Tra Atalanta e Napoli la decide il centravanti sbagliato, quello degli avversari, bravo a dire la sua dopo non aver combinato granché per il resto della supersfida che fa calare temporaneamente o virtualmente il sipario sui sogni scudetto della Bergamo del pallone. A Retegui, che ne mette una seconda dopo aver raddrizzato la baracca martedì con la Juve, rispondono il gol del weekend di Politano e il ribaltamento di McTominay e a nulla vale l’acciuffo di Lookman, perché Lukaku si sveglia nel finale da un lungo torpore per la zuccata del più 7 della capoclasse. L’Atalanta col Napoli paga una fase difensiva distratta anche e soprattutto nel momento decisivo, con Anguissa e il belga, prima sempre guardato a vista, ad approfittare del doppio buco Scalvini-Hien, scambiatosi le marcature non si sa perché,  col belga a battere di testa Carnesecchi che pareva inizialmente intenzionato a uscire.

A una fase di studio piuttosto stucchevole dove a pressare più alti sono gli ospiti fa seguito il primo tentativo di break sull’asse McTominay-Di Lorenzo con Politano a convergere da destra col mancino appena a lato del primo palo. Siamo al dodicesimo e la risposta di Ederson non si fa attendere che un paio di giri di lancetta, ma è ben sopra la traversa il destro riprendendo la percussione di Lookman, servito da Samardzic, preferito a Pasalic tra le linee. Un mancato rinvio del capitano ospite sul filtrante del brasiliano innesca l’apripista, che scollinato il quarto d’ora, al culmine dell’azione partita dallo stesso serbo con De Roon a scaricare dal lato corto di destra. Al ventesimo Bellanova scivola rientrando sul sinistro e non può certo raddoppiare, mentre Neres dopo essere sfuggito al pasticcione Djimsiti con De Roon a chiuderlo tre corsette cronometriche più tardi può mettere il mancino dell’attacco dell’ex Conte nelle condizioni di sfondare la porta all’altezza dell’incrocio opposto, proprio perché la deviazione dell’albanese non trova compagni pronti a spazzare.

Scivolando verso l’intervallo, Olivera e Lookman (33′) non trovano la mira da fuori, il secondo sul contropiede dettato da Retegui a ruota del salvataggio in gioco aereo di Hien, saltato tra Anguissa e McTominay nel gioco delle torri. Calma semipiatta finché Ederson non si fa sorprendere da Anguissa, il suo avversario diretto, lungo la linea laterale, e a ringraziare è lo scozzese che insacca sotto la traversa l’assist al bacio della sua mezzala, servita di tacco dall’assistman sporco del pari. La ripresa non decolla nemmeno quando El Chapita viene ripescato da Samardzic (8′) per un destro in curva da posizione defilata, ma lo fa co pari sul due del nigeriano che tra una sterzata e l’altra trova l’angolino opposto di sinistro in mezzo alle gambe di Rrahmani. Dea ora in gas e Meret deve difendere il palo dall’assalto di Samardzic in scia all’autore del pari.

Entra De Ketelaere per Retegui e subito impegna Meret schiacciando di fronte il pallone dalla destra di Bellanova al 25′, ma l’agguato del secondo ko casalingo dopo quello col Como del 25 settembre scorso, curiosamente con lo stesso score, è dietro l’angolo. Anzi, il lato destro della difesa che si perde i protagonisti del nuovo nasino avanti a 12′ dal 90′. Per soprammercato, lo svedese spreca su Simeone, sostituto del match winner, il giallo numero 5 che gli farà saltare la trasferta proprio sulla sponda del Lario.