Qualche giorno fa parlavo con l’amico Gabriele, maestro di Judo, che cercava di convincermi a partecipare ad alcune lezioni nella sua scuola.
D’impatto la risposta è stata negativa essendo notoriamente poco incline alla fatica “sportiva”, ma poi ho deciso di studiare la filosofia che sta alla base di questa disciplina. Insomma, è stata una rivelazione!
Nata in Giappone come arte marziale, ha ben presto codificato l’educazione dello spirito accanto a quello del corpo basandosi sul duplice principio di “crescere insieme” e del sapiente uso della propria energia.
Ho compreso che l’energia cresce in contrapposizione alla violenza altrui sfruttandola e non contrastandola con forza.
Quindi, quale disciplina meglio può declinare la delicata fragilità femminile in una società per lei poco sicura? Il judo!
Il “debole” qui può vincere sul “forte”. È un’arte che ti aiuta ad acquisire sicurezza in te stessa, oltre a rendere il fisico più armonioso; è una disciplina che ti aiuta ad assumere una postura più elegante e avvicinarti alla tua interiorità.
È un nuovo modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri, senza paura, senza presunzione, con la consapevolezza che non esistono persone più forti, ma solo persone più consapevoli.
Forse, il senso della vita la si può trovare nel judo, anzi, lo si può trovare nello sport tutto! Buon tutto a voi
Vanessa Bonaiti