Vincono tutti e cinque, anche se due il campo l’hanno visto col binicolo, i nazionali dell’Atalanta impegnati venerdì sera. A fronte dell’esordio assoluto di Marco Brescianini, subentrato a Sandro Tonali, assistman (di tacco) del pari al volo di Dimarco alla mezzora dopo lo svantaggio firmato Barcola entro 14″ su palla rubata a Di Lorenzo, nell’Italia che nel Gruppo 2 della Lega A della Nations League sbanca il Parco dei Principi in rimonta sulla Francia il compagno in nerazzurro Mateo Retegui offre l’assist del sorpasso in spaccata di Frattesi al 6′ della ripresa, prima di uscire durante l’ingresso del centrocampista franciacortino nella staffetta con Moisé Kean.
Di Raspadori al 29′ del secondo tempo il piattone aperto che sigilla lo score grazie all’iniziativa di Udogie, ma l’oriundo argentino è stato un protagonista assoluto pur senza segnare, al netto che il suo passaggio per il 2-1 è stato favorito dal borseggio di Raspadori, obiettivo sfuggito del mercato di Zingonia, a Fofana. Dopo sette minuti, infatti, prova senza successo a ribadire in porta in gioco aereo a seguito della traversa di Frattesi nella stessa specialità su scavetto di Pellegrino spondato dalla torre dal fondo di Cambiaso, con cui l’atalantino stabilisce un asse preferenziale vedendosi contrastato da Saliba mentre prende l’ascensore al 35′ e anticipato dall’uscita bassa di Maignan al 44′. All’attivo, un destro fiacco dalla lunetta al 26′ e, a metà campo invertite, il giallo al 4′ per aver disturbato la rimessa dello stesso portiere dei Galletti.
“Una serata magica in cui abbiamo rimesso tutto a posto. Un’emozione incredibile che mi porterò dentro per tutta la vita in uno stadio del genere, una vittoria crea sempre entusiasmo, specialmente contro una squadra forte. In conferenza stampa avevo detto di un’Italia determinata e così l’ho vista: bravi tutti per la reazione”, il commento di Brescianini a caldo. Non è stato della partita, invece, Raoul Bellanova.
Nello stesso girone, per Charles De Ketelaere, vittoria con lo stesso punteggio su Israele a Debrecen (neutro, nessuna città belga ha voluto ospitare un Paese in guerra per timore di rappresaglie) a porte chiuse. Le stesse chiuse in faccia dal ct Domenico Tedesco a CDK, perché gli esterni alti titolari anche stavolta sono stato Ludebakio e Doku, bravo tra l’altro a servire il rimorchio del vantaggio a De Bruyne al 21′.
Il bergamasco onorario è entrato al 64′ (poco più di mezzora giocata) al posto della punta centrale Openda, assistman del 2-1 di Tielemans al 3′ della ripresa dopo l’1-1 provocato dall’ex Timothy Castagne nel gioco delle torri con Khalaili. Al 7′ il primo dei due rigori concessi per falli su Openda, trasformato ancora da De Bruyne col centrattacco a sbagliare il suo 5 giri di lancetta più tardi. Per concludere, panchina fissa per Odilon Kossounou, nel 2-0 a Bouaké della sua Costa d’Avorio allo Zambia nel Girone G delle qualificazioni alla Coppa d’Africa: la risolve la doppietta di Krasso al 73′ e all’84’.