AlbinoLeffe – Triestina 0-1 (0-1)ALBINOLEFFE (3-5-2):

Pagno; Borghini (1′ st Riva), Saltarelli (37′ st Marchetti), Miculi (45′ st Cerini); Gusu, Nichetti (35′ st Poletti), Genevier, Giorgione (cap.), Tomaselli (35′ st Petrungaro); Cori, Manconi. A disp.: 12 Facchetti, 13 Berbenni, 15 Doumbia, 16 Galeandro, 17 Gelli, 20 Piccoli, 22 Ravasio, 24 Zoma. All.: Michele Marcolini.
TRIESTINA (4-2-3-1): Offredi; Rapisarda, Volta (1′ st Araujo), Ligi, Lopez (cap., 33′ st Giannò); Rizzo (18′ st Calvano), Giorico; Petrella (43′ st L. Gatto), Di Massimo, Natalucci (18′ st De Luca); G. Gomez (32′ st Sarno). A disp.: 22 Martinez, 2 Baldi, 8 Boschetti, 20 Catania, 25 Zanchetta, 29 Iacovoni. All.: Cristian Bucchi.
Arbitro: Giordano di Novara (Perrelli di Isernia, Dicosta di Novara).
RETE: 10′ pt Natalucci (T).
Note: amichevole disputata a porte chiuse. Ammonito Rizzo per gioco scorretto. Cooling break: 23′ pt, 23′ st. Corner 0-3, recupero 3′ e 3′.

Grassobbio (Bergamo) – Se Jacopo Manconi non è in palla, l’AlbinoLeffe fatica non solo a finalizzare ma anche soltanto a perfezionare la fase di costruzione. La stagione comincerà ufficialmente col turno eliminatorio di Coppa Italia di serie C domenica 22 agosto alle 17.30 a Gorgonzola ospitando il Lecco, ma l’amichevole contro la pari categoria Triestina nell’afa opprimente di Grassobbio suona a conferma che senza i guizzi e la capacità di calamitare la sfera del suo superbomber il collettivo bluceleste è più povero di gioco, meno performante e soprattutto più discontinuo.
Un test comunque più che passabile e a tratti godibile a ritmi tutt’altro che balneari, a dispetto della caldazza soffocante, con Miculi in difficoltà sul razzente Petrella fin dall’avvio e Saltarelli solo inizialmente efficace sul futuro rompighiaccio Natalucci, abituato a tagliare da mancina grazie all’apertura di spazi da centro area. Se la svettata al 4′ è deviata di schiena in fallo di fondo, il tap-in sempre su palla dell’esterno alto a destra altrui è comodo, dovendo il perno in maglia giallorossa occuparsi di ribattere il tentativo del trequartista centrale Di Massimo che fa velo anche da terra. In precedenza, la combinazione Tomaselli (spizzata su rinvio di pagno)-Manconi sventata da un fallo; subito dopo lo svantaggio, il tocco dentro di Manconi per la telefonata dal limite di Giorgione. Ci vuol ben altro a spaventare Offredi, ex di turno insieme alla seconda linea Calvano, tipo il palo-traversa-fuori di Cori in gioco aereo e del capitano dei seriani di coscia a tiro del ventesimo sulla palombella del laterale sinistro. Una quaterna cronometrica oltre la mezzora, ecco la mega chance sprecata dal vertice piccolo da Gusu, che al volo colpisce indisturbato di tallone vanificando al volo con un appoggio larghissimo il lavorio carsico Tomaselli-Giorgione al di qua dell’altro spigolo dell’area. Un bijou la palla a rientrare del sannita, decisamente infelice invece la mira del pendolino rumeno.
Se la prima frazione si chiude con la girata mancina un po’ fiacca di Cori, alle prese col muro di sbarramento di Ligi e Lopez, la seconda sembra imboccare fin troppo precocemente il tunnel dell’imbrigliamento nel giropalla avversario, che di suo sfocia nella prima occasione generale al 21′ col sinistro a giro a lato di poco di Petrella, smarcato dal movimento di De Luca (ex atalantino come Calvano, Marchetti e Gatto) dopo l’ammollo ribattuto di Lopez. Due giri di lancetta e Pagno deve affannarsi a respingere di piede il radente defilato nei pressi del fondo dell’ariete ex Giana, sempre dietro suggerimento del più imprendibile degli alabardati. Per i Marcolini-boys, fin lì, solo due spioventi privi di correazione di Genevier da calcio franco, il primo da mancina. Al rientro dal cooling break di turno è la Zanzara (27′) a non punire di seconda la muraglia di Genevier sulla sassata del difensore nemico con la fascia al braccio. L’unica sembianza di palla-gol è lo stesso per l’affannato Manconi, che al 37′ fa la giravolta sul sinistro dai 18 metri trovando una deviazione smorzante sull’iniziativa di Gusu in asse con la new entry Poletti, mentre l’ultimo cross utile del precedente (46′) trova un Petrungaro messo fuori tempo dal doppio salto Cori-Giorgione. Curiosità: presenti sugli spalti mostri sacri del calcio bergamasco come Lucio Seghezzi e il diesse del Brusaporto Rolando Lorenzi, più l’ex tecnico dei bergamaschi Sandro Valter Salvioni e l’attuale procuratore Inacio Pià.
Simone Fornoni