Forte di una nuova rassicurante dimora, l’Atletico Sarnico si appresta a varare il nuovo corso, ponendo fine a un lungo periodo fatto di riflessioni e incertezze. Siamo ai dettagli per la nascita dell’Atletico Villongo, che si gioverà – denominazione alla mano – di una convenzione stipulata con l’Amministrazione comunale di Villongo, a seguito della conclamata uscita di scena dell’ASD Villongo, e che una volta formalizzata permetterà il continuamento dell’attività calcistica presso gli impianti di via Camozzi. Non un cambiamento da poco per l’Atletico, che manterrà comunque l’organigramma delle stagioni scorse, a fronte della discesa in campo di un contingente proveniente dal vicino Franciacorta Calcio, rappresentato dal direttore generale Alessandro Marocchi. Dopo i frenetici movimenti che hanno riguardato il Pro Palazzolo, ecco dunque altre inedite sinergie tra calcio bergamasco e calcio bresciano, che nello specifico riguardano tanto la piazza di Villongo quanto una realtà ma piccola e versatile come l’Atletico del presidente Locatelli. Nell’attesa delle firme da apporre alla convenzione, non manca un motivo di rammarico, come spiega il vicepresidente, Michele Bizioli: “Ci siamo presi del tempo per tutte le riflessioni del caso, tanto più con un’emergenza, quale quella in corso, che ha inevitabilmente portato a galla alcuni aspetti non marginali, come la sanificazione, all’interno degli impianti, di tribune e spogliatoi, con relativi costi a carico delle società. Non è un mistero che la convenzione stipulata con Sarnico, le sue istituzioni e l’altra società calcistica di riferimento, l’U.S Sarnico, abbia traballato, ma tengo a precisare che l’Amministrazione di Sarnico ha fatto tutto il possibile perché quanto pattuito nelle stagioni scorse potesse restare valido e ugualmente soddisfacente, a fronte degli imprevisti piovuti a raffica nell’ultimo periodo. Tutt’oggi diventa difficile parlare di mancato accordo, la società che rappresento si è sempre sentita parte integrante del “Bortolotti” e del tessuto sociale del paese. Soprattutto, le istituzioni hanno sempre fatto sì che l’Atletico si sentisse parte integrante. Un mesetto fa ci siamo trovati attorno a un tavolo, da una parte il presidente Duci, Tino Marini e Olisse Viscardi in rappresentanza dell’U.S. Sarnico e dall’altra io e Massimo Togni, per l’Atletico. La volontà di trovare l’accordo, sulla falsa riga di quello dell’anno precedente, non è mancata e credo di poter dire che siamo stati a un passo dalla definizione di una nuova convenzione che, per quanto rivisitata, andava bene a tutti. E sottolineo in particolare la volontà esibita da Viscardi, che nelle vesti di new entry ha mantenuto un comportamento responsabile e corretto. Va da sé che a più riprese è emersa la possibilitá – per qualcun’altro, la necessità – di ritornare a un’entità calcistica unica. Ma poi qualcuno ha voluto tirare troppo la corda e al dunque l’Atletico, per mettere al sicuro il proprio destino, ha scelto di trovare soluzioni alternative, a partire dal campo di Gandosso, riportato nel Comunicato recante la nostra effettiva iscrizione al prossimo campionato di Prima categoria. A tal proposito, rinnovo i miei ringraziamenti a Gandosso e alla sua Amministrazione. Non posso che rimarcare il comportamento dell’Assessore Belotti, che ha dato mostra una volta di più della massima disponibilità. Il nostro é un rapporto di vecchia data e trova una delle migliori espressioni nelle iniziative congiunte dedicate a “Il Battello Onlus”. Quel che fa più male, nella vicenda che ha infine sancito la nostra intenzione di aderire al bando di Villongo, è il messaggio mandato all’intero paese: a Sarnico e a tutta la comunità, oltre che al calcio dilettantistico. Troppo comodo sbandierare fair play e fratellanza, quando di mezzo c’era una questione seria come la pandemia e i morti da Covid-19, evidenziando lacune laddove ci sono rapporti e convenzioni da preservare, come quelli tra le due anime calcistiche del paese”. Con parole cariche di delusione, Bizioli entra nel vivo della questione: “Abbiamo visto tutti lo striscione che, una volta appeso al ponte che collega Sarnico e Paratico, ha portato un messaggio di solidarietà e di reciproco rispetto tra i tifosi di Atalanta e Brescia. Nel pieno dell’emergenza, è apparso a tutti un messaggio positivo e lodevole, oltre che clamoroso. Eppure, se consideriamo che dietro quello striscione ci sono persone che hanno anteposto logiche personalistiche dinanzi agli scenari riguardanti la gestione del “Bortolotti”, mi chiedo a cosa possa essere servita tutta quell’apparenza. Secondo me non è il caso di continuare a far da sé, privilegiando la logica del campanile, a discapito dell’aiuto reciproco. Poteva essere una buona occasione per scoprirsi più solidali ed elastici e invece, al dunque, ha vinto la voglia di mantenere inalterato il proprio orticello. Ora la soluzione alternativa è arrivata, non senza rimpianto. Manterremo monitorata la situazione, ma intanto giusto sottolineare il grande lavoro della nostra segretaria, Maria Bonardi, che ha seguito ogni dettaglio del bando. Entriamo a Villongo, un paese fatto di sportivi veri. Ancora ci sono gli echi di quanto costruito negli anni da Adriano Signorelli e dal suo staff. Lungi dal vantare la stessa ambizione, ci piacerebbe, nel nostro piccolo, coltivare la stessa passione sportiva; lo stesso amore per lo sport che ha contraddistinto il suo operato e che contraddistingue la comunità”. Poche laconiche parole, sul fronte U.S. Sarnico, da parte del presidente Walter Duci: “Faccio alla nuova società i migliori auguri”.
Nik
Nella foto sotto e in copertina, “Il Battello Onlus”: realtà che ha sempre visto l’Atletico Sarnico in prima fila, sul tema della solidarietà. Più in basso il bellissimo striscione dell’amicizia tra Bergamo e Brescia