“Contro squadre che difendono in dieci giocatori di movimento gli spazi sono sempre pochi. Anche col Genoa abbiamo fatto gioco, mosso la palla e costruire occasioni. Dobbiamo continuare così, è un punto di partenza: col Milan sabato andremo convinti di prendere punti”
. Parole e musica di Luis Muriel, al sesto gol da ex negli ultimi tre scontri diretti per raddrizzarla almeno sul pari nel complicato recupero della decima giornata in casa dell’Udinese, da ex negli ultimi tre scontri diretti con l’Udinese: “E’ un caso, cerco sempre di fare il massimo della squadra di cui difendo i colori. Non so a cosa si debba il fatto che io segni sempre – sorride Lucho nel dopogara a Sky Sport -. Io lavoro per farmi trovare pronto ed essere sempre decisivo. Ah, non mi piacciono i dolci, non è vero che a Udine Guidolin si arrabbiava perché mangiassi troppe merendine…”.
Dai mezzi flop con le piccole, 2 punti in 2 giornate potenzialmente da 6, alla capolista nell’anticipo all’ora dell’aperitivo sabato 23 (18) a San Siro: “Sarà una sfida complicata ma a viso aperto, non credo che i rossoneri si chiudano dovendo cercare i tre punti come siamo abituati a fare noi ogni volta – l’opinione di Muriel -. Quelle come oggi, invece, sono partite difficilissime da aprire, perché la salvezza è un obiettivo molto forte e prevale su tutto: si cerca di strappare il risultato in tutti i modi possibili”. Ed ecco la ricetta del terminale preferito dal Gasp, 11 sigilli in campionato, 2 in Champions e 1 in Coppa Italia in 22 presenze e soli 846 minuti: “Dobbiamo fare come oggi e in più finalizzare. Quindi muovere la palla velocemente, trovare gli spazi e costruire per la conclusione. Alla Dacia Arena abbiamo cercato in tutti i modi di fare il secondo, ma era davvero molto dura”.
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