Udinese – Atalanta 2-6 (0-3)UDINESE (3-4-3):
Padelli 5,5; Becao 5, De Maio 5, Nuytinck (cap.) 5; Molina 6, Walace 6, Udogie 5,5 (21′ st Soppy 5,5), Perez 5,5; Pussetto 6 (29′ st Success 6), Beto 6,5, Deulofeu 6,5. A disp.: 66 Piana, 72 Cocetta, 73 Codutti, 63 Fedrizzi, 70 Castagnaviz, 71 Damiani. All.: Gabriele Cioffi 5.
ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi (cap.), Palomino, Djimsiti (45′ st Cittadini); Maehle, De Roon (1′ st Pessina), Koopmeiners, Pezzella (28′ st Hateboer); Malinovskyi, Muriel (34′ st Ilicic), Pasalic (28′ st Miranchuk). A disp.: 21 Rossi, 47 Bertini, 28 Demiral, 42 Scalvini. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 (Longo di Paola, Rocca di Catanzaro; IV Pezzuto di Lecce. V.A.R. Mariani di Aprilia, A.V.A.R. Valeriani di Ravenna).
RETI: 17′ pt Pasalic (A), 22′ pt Muriel (A), 43′ pt Malinovskyi (A), 14′ st aut. Djimsiti (U), 31′ st Muriel (A), 43′ st Beto (A), 44′ st Maehle (A), 47′ st Pessina (A).
Note: pomeriggio velato e freddo, spettatori 2 mila circa (8.679 nominali). Ammoniti Becao, De Roon e Djimsiti per gioco scorretto, Deulofeu per proteste. Tiri totali 9-21, nello specchio 5-7, respinti/deviati 1-10, parati 3-1. Var: 4. Corner 2-5, recupero 2′ e 2′.
Udine – La timbra perfino Maehle, prima in Italia, facendo chiudere il punteggio a Pessina, anche lui alla vidimazione number one in campionato. La prima volta nel 2022 battezzato dall’ondata omicron vale la vittoria per confermare il quarto posto a quota 41 ed è già grasso che cola. Tanto per gradire, Pasalic ci mette la testa a palombella, Muriel il tiro mancino da magia pregustandosi la doppietta da biliardo e Malinovskyi il tap-in. Senza il trio (covid?) Sportiello (gastroenterite)-Zappacosta-Piccoli (mal di schiena?) oltre agli infortunati Gosens-Zapata e allo squalificato Freuler, l’Atalanta contro un’Udinese che ne ha fuori undici più Pereyra si spiana subito la strada del bottino corsaro per concedersi a cavallo col secondo tempo il relax da paio gol subìti che però non compromettono alcunché. Curiosità a margine degli aspetti tecnico-tattici: terza campagna vittoriosa su tre in kit “hot coral”, la terza maglia che pur non aggradando particolarmente ai tifosi aveva portato bene in precedenza in casa della Juventus e del Napoli
Se il primo squillo è del colombiano che controsterza su De Maio per allargare il diagonale di sinistro (4′), il rintocco dello smarcato Pussetto in asse con Walace (13′) in un confronto inizialmente addormentato non suona alcun campanello d’allarme causa offside. Passa un minuto ed ecco la doppia vampata SuperMario-Toloi, scambio su azione con tiro del croato deviato da Becao in angolo e successivo flipper dallo stesso esito sulla prima esecuzione da mancina di Koopmeiners, suggeritore da penultimo passaggio in occasione del rompighiaccio. Che capita due scollinamenti oltre il quarto d’ora, quando la deviazione di Molina sul traversone di uno degli ex di turno (Musso e il Ronaldito gli altri) agevola l’inserimento aereo del jolly spalatino in anticipo secco su De Maio. Il tempo di un taglio del primo marcatore nella scia dell’esterno del Nord sventato da Padelli e c’è il raddoppio in corsa del fischiatissimo puntero, che innescato dall’ucraino dalla parte alta del dischetto di centrocampo ammazza di finte mediana e difesa altrui eludendo il francese ex Genoa del Gasp per l’appoggio radente col piede debole.
Si scivola verso l’intervallo a remi in barca e le Zebrette rischiano di dimezzare. Il pericolo vero è deribblato grazie al braccio disteso del negativizzato tra i legni per dire di no al mancino a incrociare di Deulofeu a una sporca dozzina dall’intervallo, dopo la corsa di Beto originata dall’intesa mal riuscita tra l’ucraino e l’ex AZ lasciando la trequarti difensiva sguarnita e la diagonale di Palomino troppo esposta. A otto sinfonie dal tè caldo è la mira a difettare a Udogie incrociando in ascensore l’ammollo del suo laterale destro, a un poker basta il tuffetto per dire di no a Pussetto appoggiato dal suo centravanti con Toloi a terra. Niente paura, è un attimo calare il tris: fraseggio Koopmeiners-Pasalic-Muriel, Nuytinck si oppone a coccodrillo al terzino napoletano e il Colonello appena dentro l’area può scagliare nel sacco la virtuale chiusura della pratica. L’arquero albiceleste, impegnato in presa sulla punizione del catalano nel recupero, sbarra la strada in corner alla sua sortita dal fondo due giretti di corsa dopo il rientro in campo, sempre con la boa portoghese ad arretrare per consentire alle due ali di dispiegarsi. Al 14′, l’onor di firma friulano concesso da Djimsiti, bravo a stoppare l’argentino là davanti a rimorchio del partner di reparto ma incappato nella deviazione spiazzante di tacco sulla botta rasoterra da fuori di Molina, raggiunto dall’apertura di Walace.
Si prosegue senza affanno né continuità. Chi ha schiodato il punteggio riceve dal tambureggiante Malina scaricandola sulla tibia a Becao (18′), mentre la new entry Miranchuk oltre la mezzora complice il perno nemico fa salire sull’ottovolante il numero di conclusioni respinte girandosi per la stoccata al centro sul la di Pessina. Ci pensa Lucho a ristabilire le distanze, addomesticando con la fronte il lancetto del russo per impiattarsi il diagonale destro da palo-gol al culmine di una fluida corserella. Resta da annotare ancora qualcosina sul taccuino di un risultato mai in bilico. Anzitutto, il venti metri a lato del brianzolo, di seconda, sul ping-pong Miranchuk-Nuytinck all’ottantesimo. Quindi, la svettata alta a porta semivuota del 18 sulla girata di controbalzo di Ilicic accarezzata da Joakim (41′). Dulcis in fundo, il golletto del pareggiatore (al 94’= a campi invertiti servito in lungolinea da Success, il danese che infila da due passi ringraziando Hateboer e Miranchuk che usa la prodezza alla Socrates per gabbare tutto il pacchetto arretrato e l’uno-due col sigillatore del set velato da Lyosha. Esordio per il 2002 bresciano Giorgio Cittadini, 194 centimetri di morbidezza. Ora, tra mercoledì e domenica, l’ottavo di Coppa Italia col Venezia (17.30) e l’Inter capolista da ospitare a Bergamo nel Monday Night (20.45).
Simone Fornoni