Va delineandosi l’organico che accompagnerà il Mozzo in una nuova stagione in Prima categoria. Il mantenimento di un’intelaiatura di successo e l’immancabile apporto di un contingente improntato sulla linea verde sono ancora una volta i tratti salienti, ma non manca certo lo stupore per le uscite che hanno caratterizzato il mercato mozzese. Spiccano gli addii di Kevin Locatelli ed Enrico Licini, baluardi di un reparto, quello difensivo, costretto giocoforza a subire ora dei ritocchi: “Bisogna pur tener presente che abbiamo riconfermato sedici elementi, sui venti che la rosa dell’anno scorso contemplava – spiega mister Stefano Gatti (nella foto di copertina). È ancora una volta la continuità a farla da padrona, del resto lo stesso staff tecnico è confermato in blocco. In entrata, registriamo quattro colpi: dal Lemine, un portiere giovane ma già esperto come Tavola, cui viene affiancato Paratico, anche lui classe ’99, messosi in luce tra Stezzanese e Almè. E poi i due elementi in arrivo dal Bergamo Longuelo del “Pres” Locatelli, cui voglio tributare un personale ringraziamento e il mio attestato di stima. La sua è una società che ha fatto davvero scuola e ha fatto davvero del bene a tutto il calcio dilettantistico. Abbiamo preso Molteni, esterno destro classe 2001, e il centrocampista Corvino, classe 2002; un ritorno, per quest’ultimo. Non ho dubbi nel dire che questa è stata una delle sessioni di mercato più complicate, i giocatori sembrano non aver colto le difficoltà cui sono andate incontro le società. Per il Mozzo è sempre stato basilare contare sui giovani, ma è oggettivo che adesso saranno tante le squadre che si affideranno alla linea verde e i giovani avranno più possibilità per mettersi in luce. Confidiamo di aver sostituito al meglio i giocatori che se ne sono andati, dalla nostra c’è la prosecuzione del rapporto con determinati elementi della regola, come Cortesi, classe ’99, Vezzali, altro classe ’99 e Rodini, esterno alto classe 2002 di scuola-Scanzo”. Spicca dunque il nuovo tandem di portieri a disposizione dei rossoblu e che è chiamato a colmare il vuoto lasciato dalle partenze di Locatelli e Cesana. Andrea Tavola, classe ’99, è da ritenersi il canterano, per eccellenza, dell’allora Lemine, poi virato nella fusione denominata Lemine Almenno. Fisico minuto ma esplosivo, in stile Angelo Peruzzi, garantisce la massima affidabilità, a fronte di un dato anagrafico che lo ricomprende ancora nella regola sui giovani. Stessa età, pur con una medaglia al valore aggiuntiva, scaturita dal titolo con l’Almè, per Carlo Paratico, messosi in luce per l’appunto con i gialloverdi di mister Fracassetti, prima di una rapida comparsata, sempre in Prima, a Loreto. Ascrivibili a operazioni sul breve, ma anche sul lungo termine, quelle riguardanti Molteni – una manciata di presenze da titolare, in Promozione, a Longuelo – e Corvino, già alla corte di mister Gatti poche stagioni or sono, in qualità di giovane aggregato dalla Juniores. In un mercato particolarmente imprevedibile, come quello odierno, non sono da escludere nuove operazioni, nella casa di un Mozzo votato alla continuità, da ottenere con la regola delle tre S: sudore, sacrificio e senso di appartenenza.

Nik