Siamo al colpo di teatro. Il Mozzo di mister Gatti coglie in controtempo gli addetti ai lavori, varando prima una presentazione in tono minore, per quanto carica di quella verve che compete a uno dei più carismatici allenatori del dilettantismo, e solo in un secondo momento ufficializzando un ragguardevole tris di colpi. Cosi dopo il primo passo nella nuova stagione compiuto lunedì sera, dopo l’innesto di Daniele Capelli, ex San Pellegrino, per la difesa, ecco l’uno-due servito nel pomeriggio di giovedì, con due operazioni in chiave-regola. Per il reparto difensivo, è fatta per l’approdo di Michele Ferri, classe 2001, fiero portabandiera della “Meglio Gioventù” di stanza a Villa d’Almé. Cresciuto nel vivaio giallorosso, fino a un passaggio nella Juniores Nazionale condito da due reti, Ferri ha goduto di un rapido assaggio del calcio dei grandi in quel di San Giovanni Bianco, alla corte del presidente Monaci e di mister Marco Brembilla. Ben più confidenza con le prime squadre e con tornei ad alto coefficiente agonistico per Steven Gotti, classe ’99, che come il coetaneo Tavola, altro neoacquisto del Mozzo, lascia il Lemine Almenno per prendersi quella consacrazione fin qui soltanto sfiorata. Uomo d’ordine della mediana, Gotti porta appresso quelle avvisaglie che lo posero alla ribalta quale enfant prodige del vivaio almennese, in grado di debuttare in Promozione ancora minorenne. Con una difesa che può vantare una duttilità tale da prefigurare un ballottaggio tra la linea a 3 e quella a 4, il centrocampo di un rinnovatissimo Mozzo impressiona per la qualità degli interpreti. Tra i Gotti, Corvino, Rotini, Cortinovis, oltre alla miriade di frecce in grado di presidiare le corsie laterali, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta.
Nik