Come da previsione continua la marcia delle azzurre in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Se l’anno scorso l’Italia si era arenata proprio nella finale del terzo e quarto posto dell’inseguimento a squadre quando il quartetto si era completamente sfaldato, quest’anno ad Apeldoorn la musica è stata ben diversa per le quattro meravigliose atlete che hanno disputato la finale contro il Canada.
Infatti Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster e Silvia Valsecchi hanno conquistato una preziosa medaglia di bronzo alle spalle di due super potenze come USA e Gran Bretagna.
Non senza batticuore il percorso delle italiane verso la conquista del bronzo. Se dapprima le ragazze magistralmente dirette da Edoardo Salvoldi si erano qualificate senza problemi con il terzo tempo ed erano entrate nella finale 3°- 4° posto dopo la sfida persa con la Gran Bretagna, l’esito della finale non è stato per nulla scontato.
Al cardiopalma l’andamento della finale. Il quartetto azzurro trainato nei primi due giri da Letizia Paternoster parte forte e guadagna una manciata di decimi sul Canada, ma tra il 1° e il 3° chilometro sono le ragazze d’oltreoceano a dettare il passo e addirittura a sfiorare il vantaggio di 1 secondo sulle azzurre.
Ma nell’ultimo chilometro la musica cambia. Dapprima Elisa Balsamo parte con una delle sue proverbiali progressioni al Km 3, poi completano l’opera Paternoster e Guderzo che fanno lievitare il vantaggio a 3 secondi sulle canadesi che fanno fermare il cronometro a 4.23.216 contro i 4.20.202 delle giovani azzurre.
Per la Valcar-PBM è l’ennesima conferma di avere fatto la scelta giusta nel puntare sul vivaio italiano destinato a grandi risultati e per il team è un onore avere tra le sua fila Elisa Balsamo che, ancora una volta, alla maniera dei grandi campioni, alza il proprio livello quando arrivano le gare decisive.
Il percorso di crescita del quartetto azzurro è coinciso l’esplosione sportiva di questa atleta simbolo di un intera generazione che, anno dopo anno, sta crescendo alle proprie spalle in qualità ed esperienza.
L’avventura con il quartetto azzurro per Elisa Balsamo era incominciata addirittura da junior, quando fu chiamata in extremis in nazionale maggiore per una prova di qualificazione alle Olimpiadi di Rio. Ad Hong Kong la giovane Elisa aveva così contribuito a staccare il pass per la partecipazione storica ad una Olimpiade alla quale non poteva partecipare vista la giovanissima età. Poi è stato un crescendo e dopo il quarto posto ai Mondiali del 2017 ora è arrivato questo splendido bronzo che lascia presagire un fantastico avvenire per queste atlete formidabili.