Futuro prossimo in granata per Aleksey Miranchuk?

La settimana prossima arriverà a Bergamo il suo procuratore Vadim Shpinev per cominciare a discutere con la dirigenza dell’Atalanta il futuro del suo assistito.

Probabile la separazione anticipata già a gennaio, ma per un arrivederci, non un addio, non ancora quanto meno.

Il giocatore a gennaio vuole cambiare aria per rilanciarsi e l’Atalanta intende accontentarlo per non depauperare un investimento economico importante. 

A soli 26 anni la stella di Miranchuk può tornare ancora a splendere, anche senza la vetrina Champions. 

Resterà in Italia, lo cerca il Sassuolo ma l’ipotesi più accreditata sta diventando il Torino: la formula potrebbe essere un prestito oneroso di 18 mesi, con obbligo di riscatto per i granata una volta raggiunta una soglia minima di presenze. 

Il suo agente a RB Sport ha anticipato: “Sarò in Italia dal 20 novembre e avrò un incontro con la dirigenza dell’Atalanta per discutere del futuro di Miranchuk. Che certo non tornerà in Russia: gli piace il calcio italiano e in Italia ci sono altri 19 club. Miranchuk vorrebbe giocare di più ma ci sono delle visioni radicali del suo allenatore.”

In questa prima parte di stagione Miranchuk ha disputato appena 185 minuti di utilizzo in 12 partite, trovandosi chiuso dal ritorno ad alto livello di Josip Ilicic, di cui avrebbe dovuto prendere il posto. Acquistato per 15 milioni nell’estate del 2020 dal Lokomotiv Mosca il nazionale russo non ha mai ingranato: 7 gol lo scorso anno tra campionato e coppe, ma senza quasi mai incidere realmente, a secco in questa prima parte di stagione. 

L’Atalanta per il momento esclude che il russo sia sul mercato. Due giorni fa il responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta Giovanni Sartori ai microfoni di Itasportpress.it ha smentito l‘’ipotesi di una sua partenza: “Miranchuk è stato accostato ad altre squadre di Serie A ma noi non abbiamo parlato con nessuno finora. La società crede in questo giocatore che ha qualità importanti. Presto arriverà anche il suo momento, ne siamo certi perché è un professionista serio e un calciatore importante”.

Fabrizio Carcano