Gollini 7
: l’Atalanta domina in lungo e in largo ma lui ci mette comunque la firma con un riflesso strepitoso su Mandzukic che scaccia qualsiasi pericolo o finale al cardiopalma. Decisivo.
Toloi 7: la bussola non la perde mai. Nel clean sheet di San Siro c’è anche la sua mano.
Romero 8.5: suo il blitz aereo alle spalle di Kalulu che vale il punto dello 0-1. Mette la museruola ad un certo Zlatan Ibrahimovic e sullo 0-2 fa un miracolo soffiando il pallone a Kessiè pronto alla battuta a rete. E per non farsi mancare proprio nulla? Ecco l’assist per lo 0-3 di Zapata. Mostruoso.
Djimsiti 7: si iscrive al match con una chiusura provvidenziale su Ibrahimovic dopo appena un minuto. Il seguito è il solito manifesto di sicurezza. Muro.
Hateboer 7: stravince il duello ad alta velocità contro il dirimpettaio Theo Hernandez. E’ il primo a scaldare i guantoni di Donnarumma con il tiro-cross sul quale il 99 fa una gran parata. Quando parte non si ferma più. E non lo fermi mai (22’st Maehle 6: discreto impatto in una finale di totale gestione per la Dea)
de Roon 7.5: ma quanto corre? spadroneggia in mezzo al campo, mettendosi nel taschino tutto il centrocampo milanista e imbastendo le trame di una Dea incontenibile. Vitale.
Freuler 7.5: insieme al compagno di reparto forma, probabilmente, una delle migliori coppie in mediana dell’intero continente. Mette a referto l’ennesima prova mostruosa, di qualità, di forza. Maturità calcistica ai massimi livelli.
Gosens 7.5: stantuffo inarrestabile sulla corsia mancina. Estrae dal cilindro il pallone calibrato per la zuccata vincente di Romero. Ennesimo assist, che novità… (46’st Palomino sv)
Pessina 7: la scena se la prendono i soliti attori protagonisti ma lui ricama una quantità industriale di palloni. Importantissimo nell’economia del fraseggio atalantino. (45’st Malinovskyi sv)
Ilicic 8.5: sulla trequarti è magia applicata al gioco del calcio. Abbandona spesso e volentieri il centro destra per predicare gioco attraverso il corridoio centrale. Nel primo tempo fa le prove con il mancino a a lato e portando a spasso la retroguardia atalantina in più di un’occasione. In avvio di ripresa cambia bruscamente marcia: si procura e trasforma il rigore dello 0-2. Poi con una magia serve a Zapata il pallone del potenziale tris ma il colombiano spreca. Nel mezzo lampi da fuoriclasse assoluto. Profeta. (37’st Muriel sv)
Zapata 7: si danna sobbarcandosi una mole di lavoro spaventosa. Dopo un’ora di sportellate inizia a puntare il mirino verso la porta di Donnarumma: prima si divora, di testa, il pallone del potenziale 0-3. Poi viene fermato dal palo, ma alla fine la chiude lui, infilandosi sull’apriscatole di Romero e sentenziando il portierone rossonero.
Gasperini 8: se due pareggi erano bastati per far storcere più di un naso, la sua Atalanta risponde con una prova gigantesca in casa del Milan campione d’inverno. Alla luce di quanto visto, il 3-0 risulta quasi stretto se rapportato alla mole di gioco e occasioni create. E’ un risultato che, con un girone di ritorno tutto da giocare, apre scenari inesplorati: questa Atalanta può puntare a qualsiasi cosa, senza preclusioni.
Michael Di Chiaro