“Una faticaccia a inerpicarsi con la Vespa 50 con tutti i saliscendi del percorso, ma alla fine ce l’abbiam fatta. Anche se siamo arrivati a dieci minuti dalla chiusura dei cancelli…”
. Ottone Mesti e la sua squadra Paul Picot ne La Brescia-Napoli classica per moto d’epoca, che passione. La seconda tappa fino a Orvieto ha avuto una minitappa interna molto piacevole: “Poco dopo Ravenna, la patria dei motori e delle due ruote, un vigile urbano ci ha invitato a truccare le moto, così saremmo arrivati prima. La realtà è che abbiamo dovuto recuperare a rotta di collo dalla lunga e gradevolissima sosta per il pranzo in Toscana, dove abbiamo mangiato benissimo”, sorride Ottone.
Il team del leader della TempJob e direttore operativo del Villa Valle, per l’occasione, ha abbandonato la sella della sua classicissima 125 GT della Piaggio prendendo il cinquantino Vespa VSA 1T di Vaner Vendramini, che il giovedì a Verona aveva dovuto sostituire il filo dell’acceleratore: “La faccia stravolta in foto è la sua, così come il destriero che fatica ad arrampicarsi, ma ci tengo a precisare di averlo guidata io!”.
Chiudono la “Paul Picot” la Bmw R26 diDenise Massenti, ePaolo Pezzotti su Lambretta LD. Sabato si arriva ad Ariccia, domenica a Napoli: “Ma adesso si cena. L’Umbria e la Toscana se la giocano, a tavola. Noi pure, dopo aver rischiato di trovare i cancelli chiusi a destinazione…”.