Incassato dal mercato italiano il colpo Aleksey Miranchuk, il vice Ilicic del ’95 proveniente dal Lokomotiv Mosca (14,5 milioni più bonus rivendita, contratto di 5 anni a 1,6-1,8 milioni), l’Atalanta ne ha almeno tre quasi sicuri in canna, pronti da sparare intorno alla data del raduno previsto lunedì 31 agosto a Zingonia. Il prossimo, dopo il pranzo amichevole di giovedì tra Fabio Paratici e Luca Percassi, amministratore delegato nerazzurro, dovrebbe essere il centrale difensivo Cristian Romero, argentino del ’98 che costa 25 milioni ma può arrivare in prestito dopo quello al Genoa nell’ultima stagione.
C’è spazio, però, per almeno altri due botti, di cui uno a sorpresa, da cavallo di ritorno. Etrit Berisha è la conseguenza diretta di una circostanza di fatto e di un affare solo da formalizzare (come Miranchuk, del resto). Ovvero l’infortunio almeno fino a novembre del portiere titolare Pierluigi Gollini, fermo dal primo agosto (al 50″ con l’Inter, in occasione dello svantaggio, con Robin Gosens a rovinargli addosso, spinto dal marcatore Danilo D’Ambrosio) per la lesione subtotale del crociato posteriore del ginocchio sinistro, e il trasferimento a titolo temporaneo alla Spal del promettente Marco Carnesecchi, uscito dal settore giovanile di Zingonia e 2000 reduce da un’ottima annata sempre in B al Trapani, la prima da professionista. Sliding doors nel ruolo, dunque, con scambio di cartellini per una stagione.
Ecco il perché della rinuncia a Mattia Perin, indisposto a fungere da vice quando il portiere-rapper si sarà ripreso. Marco Sportiello, dal canto suo, aspira a raggiungere in rossoblù Andrea Masiello, perché lì avrebbe la certezza della maglia dal 1′. In corsia, infine, per mettere la toppa al buco del big in uscita, leggi Timothy Castagne (scadenza nel 2022, rinnovo che non c’è) o Robin Gosens, che a meno di 30 milioni non si cede, c’è in prima fila Davide Faraoni dell’Hellas Verona. Per lui, pronta un’offerta da 5 milioni. La garanzia è la conoscenza reciproca con l’allenatore atalantino Gian Piero Gasperini, colui che lo fece esordire all’Inter: 6 agosto 2011, Supercoppa Italiana persa 2-1 nel derby col Milan. Il braccianese classe ’91 venne schierato esterno sinistro a dispetto delle abitudini. Il mese dopo il Gasp ci rimise il posto, ma questa è un’altra storia.
S.F.