Mbacke Seye-Alberto Carrara la sfida dei bomber infiamma l’attesa di Accademia Isola-Sovere; il Gorle imbattuto da dodici turni; Il Calvenzano non può sbagliare

La squadra più in forma del momento, capace di infilare dall’inizio del ritorno uno score da record, contro la grande favorita del torneo, chiamata al fatidico colpo di reni per vincere le resistenze di Cenate, Paladina e di quelle dirette rivali che, rispondendo colpo su colpo, hanno contribuito fin qui a mantenere più incerti che mai i giochi in vetta al girone E. Ma non solo, perché Accademia Isola Bergamasca-Sovere è anche la sfida a distanza tra Casi e Magrini, tra Galletti e Legrenzi, oltre che tra i due migliori cannonieri raccontati dal torneo: da una parte Mbacke Seye e dall’altra Alberto Carrara. Abbondano, allora, i contenuti tecnici, in una contesa che suona sin da ora incertissima e che, di fatto, apre il gran finale, per un campionato che, per quel che riguarda i piani alti, ha ancora tutto da raccontare. Non sarà in campo il terzo più prolifico bomber, Giorgio Verga, appiedato dal Giudice Sportivo: tiene banco un’assenza di peso, nella vigilia del Paladina, che affrontando una Zognese lontana da giochi pericolosi, aspira al sorpasso sulla capolista Cenate, attesa da un Lallio che, di contro, risulta più inguaiato che mai. Attenzione però a formulare pronostici troppo frettolosi. Lo stesso Atletico Villongo, che scoppia di salute e che viaggia da inizio anno con i ritmi propri del rullo compressore, affronta un Leffe apparentemente appagato, ma che verosimilmente si affiderà all’orgoglio, per raddrizzare la rotta e tornare a coltivare quel “pensiero stupendo” chiamato playoff. E poi c’è il Gorle, che da dodici turni permane imbattuto ma che negli ultimi tempi ha denotato un po’ di fiatone, figlio forse dell’estenuante rincorsa: nella tana dei biancazzurri arriva il fanalino Città di Dalmine, di fatto già condannato ma che puntualmente sciorina prestazioni più che onorevoli. Se il beneficio del dubbio attanaglia i piani alti, figuriamoci la zona-salvezza, contraddistinta dalla portentosa ascesa de La Torre, attesa domenica da un Pianico imprevedibile e quindi restio a facili previsioni. Il Mozzo può realmente affossare la posizione di un Loreto sempre più giù, ma la grana delle reiterate assenze continua a rappresentare un bel fardello, in sede di approccio alle gare. Chiude l’impegno della Brembillese in terra camune: i brembani puntano forte sulla forbice di punti in grado di scongiurare i playout, ma il Pian Camuno arriva affamato di riscatto, dopo il k.o. di Mozzo della settimana precedente.

Nel girone D, la sequela di pareggi del turno scorso ha cristallizzato il quadro, San Pancrazio e Calvenzano partono favorite, contro Salvirola e Sporting Valentino Mazzola. Più complicato, almeno sulla carta, l’impegno della Sergnanese, attesa da un’Accademia Gera d’Adda che, grazie al successo di Offanengo, ha ritrovato ossigeno e sorriso. Accademia e Boltiere puntano sul fattore-campo per risucchiare altre bergamasche pericolanti, ma Ghisalbese e Fontanella godono oggettivamente di buone credenziali per ambire alla posta piena, contro Fornovo e Fontanella. Il tutto rischia di rendere vani gli sforzi, comunque tangibili, dell’Asperiam, oggi più che mai a un passo dal baratro: agli uomini di Meroni servirà un’impresa per battere una Fara Olivana con Sola votata ai playoff. Alle prese con un girone di ritorno che non rende giustizia a quanto di buono fatto vedere lungo l’andata, l’Uso Zanica reca visita al Palazzo Pignano, con la prospettiva di offrire un favore alle “cugine” più inguaiate.

Nel girone C, altro turno rovente, in chiave-playoff, con il Monvico, reduce dalla goleada sul Vercurago, alle prese con l’Ars Rovagnate, in concomitanza con un Pro Lissone-Bellagina che promette di dire molto, circa la tenuta delle più dirette rivali.

Nik