Fabrizio Carcano
La Lanterna per ora non attrae Andrea Masiello.
Il 34enne difensore viareggino sta seriamente valutando un clamoroso addio anticipato dall’Atalanta, da quella che da nove anni è la sua casa e la sua città. Valuta, ma al tempo stesso aspetta. Perché per il classe ‘86 la scelta è delicata. A Bergamo sta bene, la sua famiglia qui si è integrata, lui stesso più volte detto di voler concludere qui la carriera e restare qui dopo, magari ripartendo da allenatore nelle giovanili nerazzurre.
Il suo contratto con scadenza 2021 sembrava destinato ad a essere allungato di un’ulteriore stagione. Ma da novembre qualcosa è cambiato. Il toscano è finito al margine delle rotazioni difensive e l’innesto di Caldara sembra chiudergli ogni spazio. Negli ultimi giorni lo hanno cercato sia la Sampdoria che il Genoa ma per il momento il difensore ha detto no grazie. Proprio perché vorrebbe rimanere in nerazzurro. Non è un no definitivo, ma per il momento il suo treno non porta nella città della Lanterna.
Sullo sfondo ci sarebbe la suggestiva ipotesi dei cinesi dello Shenzen allenato da Roberto Donadoni: in questo caso si tratterebbe di un’opportunità economica, per monetizzare il suo ultimo contratto, e di una scelta di vita per lui è la sua famiglia, con un’esperienza in Cina.
Ma la priorità per Masiello resta l’Atalanta: vorrebbe restare a Bergamo, vorrebbe restare alla Dea e vorrebbe chiudere qui la carriera.