Tredici mesi e mezzo dopo ecco Marco Varnier. Il 21enne difensore centrale padovano, acquistato la scorsa estate dal Cittadella per alternarsi con Mancini e contendersi l’eredità di Caldara, finalmente ha debuttato in maglia nerazzurra, anche se si è trattato solo di una semplice amichevole in quel di Zingonia.
Un tempo contro la Giana, giostrando a sinistra.
Deciso e spigliato come se non fosse successo nulla, come se quei tredici mesi di riabilitazione solitaria, lontano dai compagni e dai tifosi, fossero scivolati via in un amen.
È stata solo un’amichevole ferragostana, ma per il difensore veneto è un primo importante passo.
Forse decisivo per il futuro di questo ragazzo che Gasperini voleva fortemente e non ha mai potuto allenare a causa del grave infortunio ai legamenti del ginocchio durante il terzo allenamento stagionale, il 6 luglio 2018 a Rovetta.
Sembrava destinato ad un prestito in B, per ricominciare a giocare, si parlava di un ritorno al Cittadella.
A Clusone non si era allenato con i compagni, continuando a lavorare da solo per la riabilitazione, poi a sorpresa eccolo nella passerella allo stadio per il saluto ai tifosi.
Quindi i primi allenamenti con il gruppo, fino al debutto contro la Giana.
E adesso Varnier potrebbe diventare la sorpresa della difesa, il ragazzo che parte per ultimo, senza aspettative, e chissà.
Rispetto a lui il connazionale Roger Ibanez, chiamato a gennaio per sostituirlo, parte avvantaggiato, avendo già lavorato per sette mesi con Gasp e con i compagni.
In teoria il ruolo di sesto difensore dovrebbe essere del brasiliano, ma Varnier potrebbe restare ugualmente, come settimo, in un ruolo analogo a quello di Bastoni due anni fa.
Intanto il centrale che a Cittadella aveva collezionato 46 presenze in B, conquistando non ancora ventenne anche la nazionale under21, è tornato e vuol provare a giocarsela con la Dea.
Fabrizio Carcano