“Fortunatamente il tennis è lo sport che ha subito meno questa situazione di emergenza e restrizioni: anzi, a dire il vero, con la riapertura di giugno in avanti ha avuto una grande esplosione proprio in ragione del fatto che non si tratta di uno sport da contatto.
Il tennis bergamasco e il nostro “Città dei Mille” hanno avuto moltissime richieste di adesione e di nuove iscrizioni: giocare a tennis, uno di fronte all’altro da una parte all’altra della rete, non implica necessità di distanziamento e – con l’assoluto rispetto delle altre procedure – per il momento non ci sono stati problemi. Certo, la decisione di bloccare le partite o le lezioni al coperto per i non agonisti sta frenando un pò l’attività di base (bambini che, fino agli 8 anni, non possono diventare agonisti) e di coloro che giocano a livello amatoriale. Però, tra gli sport, il tennis è decisamente il meno colpito. A livello personale, come direttore del “Challenge”, il torneo internazionale di Bergamo che ogni anno si disputa a Febbraio, invece, posso dire che stiamo vivendo nell’incertezza più totale legata al virus e all’andamento della curva dei contagi. Speriamo si possa giocare, anche se ad oggi non sappiamo nulla e non riusciamo ad organizzare in modo preciso…Speriamo davvero possa finalmente passare questa brutta situazione per tutti!”
Nella foto Marco Fermi (Presidente Tennis “Città dei Mille” di Bergamo) con il figlio di Borg durante il Torneo internazionale “Challenge” di Bergamo di cui Fermi è direttore