Il ginocchio sinistro toccato a capo chino al 43′ e la fuoriuscita anzitempo. Joakim Maehle chiude da primo in classifica nel Girone 1 di Nations League l’avventura di giugno con la Danimarca. Pur rimediando un acciacco non meglio specificato dopo aver servito il pallone del primo dei due gol contro l’Austria, l’esterno dell’Atalanta è stato tra i giocatori dell’Atalanta più in vista nella parentesi internazionale di fine primavera. La sua rappresentativa, in cui gioca regolarmente da inamovibile a sinistra, oggi nel 3-4-2-1 molto gasperiniano del ct Kasper Hjulmand, chiude lo spicchio stagionale in testa con 3 vinte e 1 persa, quella con la Croazia vittoriosa in Francia e anche a Copenaghen venerdì scorso grazie a Mario Pasalic.
Ma andiamo con ordine. L’unico atalantino a non scendere in campo senza andare nemmeno in tribuna è stato il difensore Berat Djimsiti, scampato all’inutile amichevole da occhiali a Tirana tra la sua Albania allenata da Edy Reja e l’Estonia. 65 minuti netti, invece, per SuperMario, schierato ala destra senza alcunché di speciale da segnalare, nella vittoria corsara di corto muso a Parigi grazie al rigore provocato dal contatto Konaté-Budimir e realizzato dall’eterno Modric dopo appena cinque giri cronometrici.
Per Maehle, si diceva in premessa, assist a Wind (che poi serve il raddoppio a Skov Olsen, 37′) per rompere il ghiaccio al 21′, due lancette dopo aver sprecato a lato in gioco aereo un cross tagliato dell’ex nerazzurro Cornelius, terminale unico dei Vichinghi. Quindi, la fotocopia al 43′ per il compagno rintuzzata dalla difesa e infine l’uscita anzitempo al 4′ della ripresa a favore di Stryger Larsen perché malconcio (vedi QUI gli highlights). Martedì 14 giugno i titoli di coda all’esperienza dei nerazzurri richiamati dalla patria: Ruslan Malinovskyi in Ucraina-Irlanda (a Lodz), Hans Hateboer e Teun Koopmeiners in Olanda-Galles, Merih Demiral in Turchia-Lituania, Matteo Pessina e Giorgio Scalvini in Germania-Italia (M’Gladbach) e
Valentin Mihaila in Romania-Montenegro.