“In Italia ci sono città bellissime non rappresentate dallo stadio nel loro valore, noi abbiamo comprato quello di Bergamo e del Gewiss Stadium rifatto coi nostri sforzi siamo orgogliosi”
. Parola di Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, alla tavola rotonda con altri alti dirigenti della serie A al Festival dello Sport di Trento. “Siamo felici di essere considerati un modello anche per questo, ma non so quanto il modello Atalanta sia replicabile. In finale di Europa League, a Dublino, c’erano sei giocatori cresciuti nel settore giovanile come mio padre e me. Ceferin ha reso merito alla meritocrazia che porta a vincere anche una piccola realtà come la nostra e noi lo ringraziamo: ci confrontiamo cogli altri, ma siamo consapevoli della nostra dimensione”.
Ancora, sulla società e sul calcio italiano: “L’Atalanta di Dublino nasce da mio padre, giocatore, imprenditore e presidente. Dagli investimenti sul vivaio che legano per sempre i ragazzi di Zingonia al luogo dove sono cresciuti non solo calcisticamente. Ma anche Fiorentina e Inter hanno raggiunto le loro finali, segno che il calcio italiano è di alto livello e il Decreto Crescita è stato importante per attingere al mercato estero”, il pensiero dell’amministratore delegato. Che rimarca: “In Europa si vedono tante volte città bruttissime e stadi bellissimi, in Italia invece spesso il valore delle città non è rappresentato da impianti all’altezza”.