AlbinoLeffe – Forlì 1-0 (0-0)AlbinoLeffe (3-5-2):
Coser 6; Zaffagnini 6, Gavazzi (k) 6,5, Magli 6; Guerriera 6,5 (6′ st Ammirati 6), Agnello 6,5, Mandelli 6,5 (31′ st Nichetti 6), Gonzi 7 (25′ st Loviso 6,5), Cortellini 7; Moreo 6, Mastroianni 6. A disp.: S. Cortinovis (p), Alborghetti (p), Dondoni, Mondonico, Scrosta, Anastasio, Ravasio. All.: Alvini 6,5.
Forlì (4-3-3): Turrin 7,5; Croci 6, Adobati 5,5, Vesi 6, Franchetti 6; Piccoli 6,5 (31′ st M. Venturi 5,5), Capellupo (k) 6,5 (1′ st Ferretti 5), Spinosa 6; Di Rocco 6, Parigi 6, Ponsat 5,5 (1′ st Tentoni 6). A disp.: Baldassari, Baschirotto, Sedioli, Tura, Nisi, N. Venturi. All.: Gadda 6.
Arbitro: Massimi di Termoli 6,5 (Imperiale di Genova, Graziano di Mantova).
Rete: 48′ st rig. Loviso (A).
Note: pomeriggio caldo e soleggiato, spettatori 200 circa di cui 89 paganti (ingresso unico a 5 euro). Ammoniti Cortellini e Tentoni per gioco scorretto. Espulsi Ferretti (F) al 35′ st per proteste (locuzione ingiuriosa) e Adobati (F) al 47′ st per fallo su chiara occasione da gol. Corner 6-3, recupero 0′ e 4′.
Bergamo – Un rigore in extremis di Loviso, appena ufficializzato, consente all’AlbinoLeffe di strappare i tre punti nell’esordio nel girone (a tre) H della Coppa Italia di Lega Pro al cospetto del Forlì dopo una buona prova di un collettivo rinnovatissimo. Il prossimo e ultimo turno vedrà impegnati i blucelesti a Fano (vittorioso 2-0 in Romagna) mercoledì pomeriggio (ore 16); il campionato, rinviata sine die la prima giornata casalinga con la Maceratese, per il gruppo in mano a Massimiliano Alvini comincerà sabato 3 settembre alle 20,30 in casa del Padova.
L’ex tecnico del Tuttocuoio dei miracoli (dalla Promozione alla Lega Pro in un quinquennio) e della Pistoiese schiera i suoi col 3-5-2 di fronte al tridente ospite, che schiera come centrattacco Parigi, capofila del poker di sfornati dalle giovanili atalantine in prestito (Turrin, Di Rocco e Tentoni) e autore della prima chance al secondo minuto (sinistro a lato da fuori) dopo il suggerimento in verticale di Capellupo. Fraseggi veloci e palla sulle corsie, questo il leit-motiv di casa capace di propiziare le occasioni di Guerriera (9′) dal centrodestra, alzata in angolo da Turrin, di Gonzi (a lato) al quarto d’ora su combinazione con l’esterno ex Alessandria e di Mastroianni (stessa sorte) al 21′, lanciato verso l’area dal tocco di Gonzi. Di là ci prova Capellupo (14′, centrale) su palla in uscita in seguito alla percussione di Piccoli, ma c’è poco altro. Tra i seriani, invece, una punizione alla Branco di Cortellini (24′) che il portiere biancorosso rintuzza con qualche difficoltà, come la puntata a rete di Moreo al 33′, mentre nel giro di lancetta successivo è Agnello ad alzare la mira senza approfittare del cambio di gioco di Gonzi. Venti secondi e Piccoli trova ancora Parigi dal limite, ma il sinistro è ancora poco centrato.
La ripresa si apre con l’ennesimo dialogo Guerriera-Agnello (4′) e un diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta, più il nuovo tentativo al volo del mazarese ex Catanzaro (6′) sullo spiovente da fermo di Cortellini dalla trequarti mancina: Turrin compie il miracolo del lunedì togliendola dal sette. Il pallino delle operazioni rimane fra i tacchetti della Celeste: sugli sviluppi di un angolo Mandelli manca di poco l’angolino basso all’11’. Il guantìpede di San Vito al Tagliamento annusa evidentemente aria di derby, perché al 24′ ci mette la pezza anche sul cabezazo del lalliese Gavazzi, accarezzato dal tiro dalla bandierina del suo esterno basso a sinistra. A dieci dal novantesimo i romagnoli restano in dieci per una parolina di troppo all’arbitro di Ferretti: nemmeno la superiorità numerica paga, se è vero che Turrin sbarra la strada Mastroianni, prima sul sinistro sottomisura in combutta col compagno di linea (38′) e quindi sul diagonale destro innescatogli da Nichetti (41′). Al secondo di recupero, però, il bergamasco Adobati stende Mastroianni: è rigore, Loviso bagna l’esordio con un penalty spiazzante. Raggiante Max Alvini: «Abbiamo messo una piccola mattonella su una casa comune a cui stiamo lavorando da poco, considerando che la riammissione è arrivata solo il 10 agosto, ma l’organico oltre ad avermi soddisfatto per la manovra sciolta è quasi al completo: domani o dopo ci saranno un attaccante e un centrocampista in più». Il centrale Antonio Magli, dal canto suo, saluta tutti i volti inediti: «Rispetto all’estate scorsa si respira uno spirito diverso, c’è voglia di riscatto sia nella vecchia guardia che in quelli arrivati da poco come Cortellini con cui ho già giocato alla FerallpiSalò».
S.F.