Freddo, anzi glaciale. E soprattutto spiazzante. Roba che a Bergamo un certo Gian Piero Gasperini potrebbe decidere di sovvertire le gerarchie degli specialisti (Muriel? Zapata? Lookman?) dagli 11 metri. Il rigore decisivo nella lotteria degli ottavi ai Mondiali alla presenza in Nazionale numero 47. Proprio a Mario Pasalic doveva toccare di staccare il ticket dei quarti di finale a favore della sua Croazia. 1-1 ai tempi regolamentari, 3 penalty segnati a 1 contro un Giappone versione samurai. Uno dei tre nerazzurri ancora in corsa (Joakim Maehle tornerà a Zingonia settimana prossima, niente Trofeo Bortolotti per lui) insieme al duo olandese De Roon-Koopmeiners, impegnato venerdì 9 dicembre alle 20 contro l’Argentina, affronterà lo stesso giorno alle 16 la vincente di Brasile-Corea del Nord. Aggiornamento: passano i verdeoro con un roboante 4-1 (7′ Vinicius, 13′ Neymar, 29′ Richarlison, 36′ Paquetà, 76′ Paik). Questa la sequenza dei rigori: Minamino parato, Vlasic gol, Mitoma parato, Brozovic gol, Asano gol, Livaja palo, Yoshida parato, Pasalic gol.
Per il resto, quarta particina da subentrato su altrettante gare per il il jolly dell’Atalanta, dentro dal 23′ del secondo tempo (nella partita precedente al 19′) per l’ala destra nominale Kramaric, già sostituito al 64′ col Belgio. In precedenza, contro Marocco e Canada, SuperMario aveva disputato la ripresa e gli spiccioli contro Marocco (al posto del torinista Vlasic) e Canada (dal minuto 86 per Luka Modric). Il ’95 nativo di Magonza al 33′ rimette dentro la palla con la sommità del capo su schema d’angolo assistendo all’anticipo in extremis di Doan su Lovren e, un ottovolante cronometrico più tardi, gira a lato in gioco aereo il pallone da sinistra di Perisic. Proprio i due protagonisti, rispettivamente da assistman e finalizzatore, del taglio dell’1-1 dell’ex intrerista al decimo in risposta alla girata di Maeda da corner su sponda dell’ex doriano Yoshida (43′). Quest’ultimo è il terzo dei nipponici ipnotizzato dal dischetto da Livakovic, avversario della Dea all’esordio in Champions nel settembre di cinque anni or sono, mentre per i Vatreni sbaglia l’ex atalantino Marko Livaja, cambio in corsa di Budimir, a sua volta rimpiazzato di Petkovic al centro dell’attacco del ct Dalic.