Zingonia

“Dall’esterno percezione e aspettative sono diverse, ma il mio pensiero resta uguale. E cioè che una squadra capace di stare in testa o al secondo posto per una decina di giornate, rimanendo in zona Champions o a contatto, sta compiendo un percorso straordinario”. Siamo grandi anche se non ci viene riconosciuto: il succo della chiacchierata con i mass media di Gian Piero Gasperini alla vigilia di Atalanta-Udinese. “Sul piano del gioco a volte siamo in difficoltà, ci siamo fatti valere soprattutto sul piano fisico-atletico. Ma di norma facciamo più degli altri anche quando non otteniamo il risultato: è cambiata la percezione di quello che l’Atalanta deve fare, le aspettative che poi condizionano i giudizi”.

GASPERINI E IL GUADO. “Se siamo a metà del guado, è comunque un bel guado. Abbiamo perso qualche punto nelle ultime settimane, ma io vedo il percorso straordinario di chi è stato primo o secondo per dieci giornate. Dobbiamo rimproverarci i punti mancanti con Sassuolo e Lecce, perché se abbiamo perso col Milan è anche vero che avevamo vinto sul campo della Lazio. Le ultime due sconfitte hanno evidenziato quanto difficile possa essere il campionato”, il pensiero del tecnico nerazzurro.

GASPERINI E I MENO CONTINUI. “Una stagione di rinnovamento parziale con alcuni giocatoti straordinari anche per continuità. Direi Scalvini, Koopmeiners, Hojlund e Lookman, più i soliti De Roon e Toloi. Altri un po’ a sprazzi. Ma l’abnegazione e l’impegno sono encomiabili: le ultime 13 partite saranno durissime per tanti – prosegue Gasp -. Per motivi diversi, vedi Muriel, Pasalic, Palomino, Zappacosta e quanti non stanno giocando non hanno trovato continuità, devono fare il salto. Ci sono fuori Palomino, Scalvini e Zapata. Forse in due, Duvan compreso, può recuperare per Napoli. Assenze che pesano più di altri periodi: ho bisogno che tutti rendano al massimo. Se Okoli gioca un po’ meno, un motivo ci sarà, ma può avere chances anche lui”.

GASP E L’UDINESE. “L’Udinese all’andata era reduce dalle vittorie con la Roma e l’Inter fra le sei di fila. All’epoca avevamo battuto Roma e Fiorentina ma avevamo difficoltà di gioco. Eravamo 2-0 e fummo rimontati: in 90 minuti ci sono tanti tipi di partite nella stessa sfida. Nel frattempo c’è stata la crescita di qualche giocatore, loro hanno perso Deolofeu mentre noi siamo rimasti gli stessi. Hanno avuto un inizio strepitoso, se sono calati qualche problema ce l’hanno. Noi possiamo rilanciarci”.

GASP E GLI OBIETTIVI. “Ci sono troppe partite per fare le quote in chiave qualificazioni europee o altro. Poi vedi la Sampdoria che perde di poco con la Lazio e la Cremonese che sconfigge la Roma. Gli obiettivi sono tutti aperti: in questa fase tutte le concorrenti danno il cento per cento, e se i valori non sono così distanti l’equilibrio aumenta. L’Atalanta è stabilmente in alto da 24 giornate filate, per rimanerci sarebbe utile qualche filotto per tenere lontane le inseguitrici che si sono ravvicinate. L’Europa mi manca, perché è sempre un’occasione di crescita che ti arricchisce”.

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