Sciarpa d’ordinanza, atta a suggellare la fatidica presentazione, e un benaugurante mix di sensazioni e propositi, per la nuova guida tecnica del Loreto. Nel tardo pomeriggio di venerdì, è arrivata la fumata bianca per la nomina di Piero Tiraboschi quale allenatore dei cittadini, indiziati per un ruolo soft, ma pur sempre autorevole, nei delicati meccanismi garantiti dalla Prima categoria. Reduce da due anni di fermo che poco si addicono a un tecnico esperto e giramondo, Tiraboschi riparte, per la prima volta in carriera, da una realtà della Città, dopo aver allenato, in tempi recenti, squadre della Bassa, come Ghisalbese, Verdellinese e Pontirolese. Accompagnato dal diggì Enzo De Luca, dal diesse Alfredo Maimone e da un totem del progetto rossoblu quale Maurizio Fustinoni, insignito dei gradi di vice, il nuovo condottiero del Loreto, chiamato in sostituzione di Giuseppe Carnevale, esterna a caldo tutta la soddisfazione del caso e un’impazienza che diventa quella smania di ripartenza che rimanda a tutto il dilettantismo orobico: “Inizieremo la nuova avventura quando saremo certi di poter contare su tutti gli effettivi. Non è il caso di forzare i tempi se, come sembra, l’avvio delle competizioni verrà posticipato di qualche settimana. La chiamata ha fatto senz’altro piacere, ma sono soprattutto le garanzie che la società mi ha concesso, in tema di allestimento della rosa, a farmi propendere per la bontà della decisione presa. Lavoreremo per confermarci in Prima categoria e per farci trovare pronti, ripartendo dall’intelaiatura della stagione precedente e mantenendo un occhio di riguardo per quel mix di elementi giovani ed esperti che potrà aiutarci a trovare il giusto equilibrio. Allenare è sempre motivante, così come mettersi alla prova e a Loreto ho trovato un ambiente nuovo, dove le componenti giuste sono al posto giusto. In tema di carriera, non ho mai allenato su un campo in sintetico: se è vero che quest’aspetto è risultato decisivo in determinati racconti di successo, lavoreremo per far valere il fattore-campo. Tutto balla attorno all’identità di gioco, al di là del modulo: voglio ragazzi che sappiano ogni domenica cosa devono fare in campo, anche se il 4-4-2 rimane per me l’assetto ideale, garantendo un gioco totale e un’espressione più completa di questa identità”. Forte della riconferma, il diesse Maimone preme per mandare a frutto le avvisaglie intraviste in una stagione, quale la scorsa, apparsa per svariati motivi complicata: “Ripartiamo da dove siamo rimasti e quindi dalla massima passione che questa società ha fatto valere, anche nei momenti più delicati. Abbiamo colto al volo l’opportunità legata alle riaperture, riportando sul terreno di gioco ragazzi e allenatori, ma dev’essere ben chiaro che il Loreto si è sempre mosso per ottemperare al meglio le indicazioni e le direttive che sono provenute dalle istituzioni. L’aspetto legato alla valorizzazione del vivaio resterà basilare, tanto che abbiamo scelto Tiraboschi per la sua capacità di inserirsi nelle dinamiche del vivaio, raccordando l’attività di Juniores e Allievi. I giovani quindi resteranno al centro della nostra attenzione e penso tanto ai giovani che verranno inseriti nell’organico della prima squadra potendo vantare già esperienza in Prima categoria, tanto ai giovani del settore giovanile. Veniamo da una semifinale nel Trofeo Cassera, culminata in una sconfitta ai calci di rigore, che lascia comunque ottime sensazioni, per quanto abbiamo fatto e per quanto faremo”. Chiosa finale dedicata a Maurizio Fustinoni, autentica certezza per il club, alle prese con un ragguardevole scatto di carriera: “L’amalgama rappresenta un fattore-chiave anche nello stesso staff tecnico e con un profilo esperto come Piero Tiraboschi confidiamo di poter mettere a disposizione un po’ tutto quel che serve per la crescita dei ragazzi, e dunque sia bastone che carota. Avevamo interrotto potendo contare su un ottimo gruppo e come prima mossa verso l’allestimento della nuova rosa abbiamo mantenuto i capisaldi di quel gruppo. Vengo dall’incarico tecnico assunto con gli Esordienti, ma posso dire di aver allenato un po’ tutti qui a Loreto, in questi sei anni. L’obiettivo, sul lungo termine, è quello di portare a termine la filiera, arricchendo la prima squadra del maggior numero possibile di elementi del settore giovanile”.
Nikolas Semperboni

In foto, Tiraboschi e il vice Fustinoni, tra il diesse Maione (a sinistra) e il diggì De Luca (a destra)