Champions League, return match playoff knockout phase – Bergamo, Gewiss Stadium, martedì 18 febbraio (ore 21)
Atalanta – Club Brugge 1-3 (0-3)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 5,5; Toloi (cap.) 5, Djimsiti 6, Kolasinac 5,5 (32′ st Posch sv); Cuadrado 6,5 (30′ st Bellanova sv), Ederson 5 (38′ st Brescianini sv), De Roon 6, Zappacosta 7; Pasalic 5,5 (1′ st Lookman 6,5); De Ketelaere 5, Retegui 5,5 (30′ st Samardzic sv). A disp.: 28 Rui Patricio, 31 Rossi; 22 Ruggeri, 27 Palestra, 6 Sulemana, 44 Brescianini, 25 Cassa, 48 Vlahovic. All.: Gian Piero Gasperini 5,5.
CLUB BRUGGE (4-2-3-1): Mignolet 8; Seys 7, Ordóñez 6, Mechele 7, De Cuyper 6; Onyedika 5,5, Jashari 7; Talbi 8 (9′ st Siquet 5,5), Vanaken (cap.) 7, Tzolis 7 (30′ st Nielsen sv); Jutglà 7 (41′ st Nilsson sv). A disp.: 29 Jackers, 2 Romero, 58 Spileers, 64 Sabbe, 10 Vetlesen, 21 Skoras, 17 Vermant. All.: Nicky Hayen 8.
Arbitro: Zwayer 6,5 (Germania – Kempter, Dietz; IV Badstübner. V.A.R. Dankert, A.V.A.R. Borošak – Slovenia).
RETI: 3′ e 27′ pt Talbi (B), 48′ pt Jutglà (B), 1′ st Lookman (A).
Note: Mignolet para il rigore a Lookman al 16′ st. Serata rigida, spettatori 21.727 di cui 1.304 ospiti per un incasso di 937.294,55 euro. Espulso Toloi al 42′ st per fallo di reazione. Ammoniti Kolasinac per fallo di mano, Onyedika, Tzolis e Djimsiti per gioco scorretto, De Cuyper e De Roon per comportamento non regolamentare. Tiri totali 27-7, nello specchio 10-4, parati 8-1, respinti/deviati 11-0, legni 2-0. Var: 3. Corner 14-0, recupero 3′ e 7′.

BergamoLookman, il grande assente dalla vigilia di Barcellona, segna entro 40 secondi, ma è già maledettamente tardi. E non solo perché sbaglia il rigore che avrebbe potuto riaprirla. Soprattutto perché, lui in panchina, Talbi fa calare il gelo sul Gewiss Stadium dopo due lancette e rotte, raddoppia dopo tre chances di casa e un gol annullato a Retegui e fa tris a fil d’intervallo dopo aver assistito a un’altra girandola di occasioni fermate da legno e portiere. Nel finale Toloi reagisce con una sbracciata a tutta palla al provocatore a gioco fermo De Cuyper e viene cacciato. Brugge batte Atalanta la seconda volta su due, 3-1 a ruota del 2-1 col rigore da scandalo nel finale al Jan Breydelstadion: agli ottavi di Champions i vincitori trovano Lille o Aston Villa.

Poco più d’un minuto e Kolasinac corregge appena alto in stacco aereo sul primo palo il secondo corner di Cuadrado dalla destra. Contrappasso immediato: Vanaken da sinistra apre a Jutglà in navata, tocco per l’ala destra, assistman del rompighiaccio proprio del catalano a campi invertiti, che chiude bene il destro incrociato a bosniaco lontanissimo con palla che passa in mezzo alle gambe di De Roon. Al quinto stacca Djimsiti sul corner di Zappacosta stavolta da sinistra, ma Retegui nonci arriva e la porta non è corta abbastanza. Capitolo arbitri: anche Zwayer, dopo il ridicolo rigore all’andata, si mette a inventare il regolamento giallando Kolasinac per un controllo di mano assolutamente fortuito. Al 14′ fra’ Martino suona le campane a festa per il Chapita che dal limite gira a lato di sinistro in lungolinea. Tre minuti e la spaccata sempre mancina in porta dell’oriundo, servito da Cuadrado, viene vanificata dalla posizione irregolare. A tiro del ventesimo, invece, è sfortunato Ederson, pescato dal filtrante di De Ketelaere, nel rimpallo sull’uscita di Mignolet. E così a tre lancette dalla mezzora gli Hayen-boys, alla seconda avanzata di numero, chiudono anzitempo la pratica con tante grazie all’inconsistenza di Ederson in rincorsa e Toloi al dunque: Jashari affonda a sinistra offrendola a rimorchio a Tzolis su cui Carnesecchi respinge a pugni serrati, ma c’è in agguato ancora il superprotagonista, comodo comodo per il bis sotto la traversa.

Lo stanco giropalla nerazzurro sembra tipico di una squadra che non ci crede più, oltre che denunciare una singolare mancanza di idee, tanto che lo Zappacosta di turno deve inventarsi l’uno contro uno con Seys a (35′) col risultato di fiondarsi in area ad attrezzo ormai irraggiungibile. La deviazione di testa debole e centrale chiamata dal sorano a Pasalic al 37′, se non altro, è il primo tiro atalantino nello specchio. Il secondo è la stessa specialità di Cuadrado, che in pratica saggia solo la presa alta di Mignolet sul cross sempre del precedente respinto da Mechele nel duello aereo con Retegui al quarantesimo. Tre corsette cronometriche e una Dea sulle gambe lascia tirare da fuori Onyedika (alto); un’altra e Jutglà converge da destra senza chiudere bene il sinistro sul palo lontano. Al 1′ di recupero sbuca ancora una fronte, quella di Zappacosta, che dal gioco tra quinti ricava solo una loffietta. Poi la ritenta lui che sull’uscita del portiere nemico prende il palo, Pasalic di testa se la vede parare a terra senza trattenuta sul pallone di CDK ed è Mechele, l’amicone di Charles, a salvare sulla linea da Cuadrado. Tutto propedeutico al contropiede con Vanaken a lasciare a Tzolis il compito di aprire il sinistro nell’angoletto del catalano.

Il nigeriano sbuca dal tunnel al posto del croato e subito segna in caduta assistito dal pendolino sinistro. Mira storta di Tzolis ed Ederson ed ecco all’undicesimo l’ennesimo caso da moviola, perché sul cross zappacostiano prolungato dalla torre di Retegui, prima ancora del fuorigioco e il gol di mano di Lookman sul palo di Ederson, c’è una trattenuta su Cuadrado da parte di Tzolis. Batte dal dischetto ‘Mola dopo oltre 4 minuti di Var e non angola praticamente per nulla. Al 19′ ci provano i rapida successione le tre punte a partire dall’ex di turno col portiere ospite a salvare sopra la traversa su Retegui dopo il salvataggio di Seys sul nuovo entrato. Al settantesimo di nuovo Lookman dalla lunga, l’ultimo ostacolo ribatte per poi bloccare la seccata rasoterra di Kolasinac su scarico di Zappacosta dal fondo a ruota del decimo angolo (28’). Toloi perde la testa e sbraccia pesantemente il provocatore De Cuyper che l’aveva colpito con il pallone a gioco fermo. Finisce con qualche cartellino in più e la convinzione che oltre a lottare per lo scudetto non esiste proprio altro. Se non blindare il podio.
Simone Fornoni