Qualcosa pare finalmente muoversi anche in Lombardia a riguardo delle ormai famose “tre T”, fondamentali nella fase delle riaperture: tracciare, testare, trattare. Questo l’annuncio dell’assessore al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento con Canale 5: “Il datore di lavoro dovrà mandare a casa e segnalare al medico di base e e alle Ats chi ha uno stato febbrile pari o superiore a 37.5 e che per questo è stato messo in isolamento. Se nello stesso ufficio si trovano altre persone entrate in contatto con chi ha la febbre, vanno messe in isolamento, così come i parenti (i cosiddetti contatti stretti). Poi sarà effettuato il test del tampone a chi ha febbre pari o superiore ai 37.5. Se risulterà positivo, verranno messi in sorveglianza anche i contatti stretti, se risulterà negativo i contatti stretti verranno liberati dalla sorveglianza. Faremo i tamponi in maniera tempestiva, utilizzando le Usca o i drive in”. Il piano di tracciamento e sorveglianza sanitaria sarà ratificato da una delibera che, parole di Gallera, “porteremo in giunta mercoledì. Una volta attuato questo piano, sarà il nostro grande barometro”.