Lo Scanzorosciate l’aveva annunciato a poche ore dal termine del match con il Franciacorta, ora è ufficiale: i giallorossi di mister Valenti hanno infatti inoltrato ricorso contro la vittoria ottenuta dai bresciani, ritenuta illegittima a causa di un aspetto regolamentare che l’arbitro, il sig. Cosseddu di Nuoro, non avrebbe considerato.

Cosa era successo domenica sul rettangolo verde? Al 6′ del primo tempo i due centrali di difesa orobici, Rota e Mazza, si scontrano testa contro testa all’interno della propria area. Il gioco viene stoppato, Rota si accascia a terra mentre Mazza rimane in piedi, uscendo in direzione della panchina, camminando. Entrano i sanitari per soccorrere Rota, con un taglio alla testa. Il capitano dopo circa un minuto si alza e viene accompagnato a bordo campo per completare le cure. Rota e il medico escono correndo, come per accorciare i tempi. Dopo circa 1’30” dallo scontro, l’arbitro fischia la ripresa. Rota tornerà sul terreno di gioco al 9′, mentre Mazza verrà sostituito 1′ più tardi da Gambarini. E il Franciacorta segna il gol decisivo proprio durante quel minuto di partita giocata senza i due infortunati.

Secondo il team bergamasco, il direttore di gara non avrebbe dovuto far uscire dal campo i due giocatori, ma far completare le cure in campo e poi riprendere il gioco con entrambi i calciatori a disposizione, o eventualmente dare l’opportunità di operare una sostituzione immediata. Lo Scanzo si appella dunque ad uno dei casi espressi nel regolamento Figc, all’interno della regola 5, che riguarda l’arbitro. Al punto 3 (“Poteri e doveri”), nel paragrafo sui “Calciatori infortunati”, si legge: “Eccezioni all’obbligo di uscire dal terreno di gioco sono ammesse soltanto quando: […] – calciatori della stessa squadra si scontrano e si rendono necessarie cure immediate”. Al Giudice Sportivo, ora, la sentenza tanto attesa.