Questa crisi, per alcuni, ha portato anche grandi vantaggi. Uno su tutti è quello che, per confondere le idee al Cipputi che tutti i giorni va in officina, chiamano Smart Working. Il 70 % degli statali ‘lavora’ ancora da casa, soprattutto in luoghi dove del Covid ne hanno solo sentito parlare.
Gli smanettoni che ci governano hanno pensato bene di introdurre ad minchiam il telelavoro, ed ora non sanno più come fare per tornare indietro.
Sala, sindaco di Milano, preoccupato per lo scarsissimo livello di servizio offerto ai cittadini, lancia continui appelli ai suoi impiegati perché tornino al lavoro nel senso stretto del termine, ma finora è stato solo spernacchiato.
Purtroppo ci adattiamo cosi bene a questa vergognosa situazione che gli stessi ministri hanno gioco facile nel prenderci per i fondelli.
E cosi Speranza spegne il dissenso prolungando, senza necessità alcuna, le misure anti Covid di 15 giorni: se c’è il virus , meglio che gli statali non escano. La ministra Azzolina, invece, non ha riaperto le scuole perché, a detta sua, non esisteva ancora in Italia (pensate che paese del cazzo eravamo) un software che studiasse il distanziamento tra i banchi da applicare ad ogni singola aula. Una stronzata simile la può dire solo chi vuol prenderti in giro.
E’ tristissimo però che si preoccupino del Cipputi solo quando si tratta di rimandarlo in fabbrica a creare gettito. Lui non può fingere, se lo chiamano al lavoro ci va, anche se ci sarebbe andato comunque. Sono passati già tre mesi da quando l’ultimo di loro è tornato al suo posto sfidando la morte.
I tempi cambiano caro Cipputi! Ma per te non migliorano mai. Quanti padroni hai oggi?
Evro Carosi
Nella foto di copertina: immagine di presentazione del video “Altan: da Cipputi alla Pimpa”