AlbinoLeffe – Pergolettese 1-1 (1-1) ALBINOLEFFE (3-4-2-1):
Pagno 5,5; Milesi 6, Saltarelli 6, Riva 6,5; Tomaselli 6,5, Doumbia 7,5, Giorgione (cap.) 6, Poletti 6,5 (28′ st Ravasio 5,5); Martignago 6,5 (17′ st Galeandro 6), F. Gelli 6,5; Manconi 6. A disp.: 12 Rossi, 40 Facchetti, 2 J. Gelli, 4 Nichetti, 8 Piccoli, 9 Cori, 15 Michelotti, 16 Gusu, 25 Zoma, 27 Miculi. All.: Michele Marcolini 6,5.
PERGOLETTESE (3-5-2): Galeotti 6; Nava 6,5, Lucenti 6 (1′ st Alari 6), Ferrara 7; Lepore 6,5 (1′ st Bariti 6), Zennaro 6, Arini 5, Girelli 6 (39′ st Varas sv), Villa 5,5; Fonseca 5,5 (1′ st Moreo 5,5), Scardina 6,5. A disp.: 22 Soncin, 7 Bariti, 8 Mazzarani, 17 Cancello, 19 Vitalucci, 20 Satariano, 21 Morello, 26 Verzeni, 28 Mercado. All.: Stefano Lucchini 6.
Arbitro: Baratta di Rossano 6 (Croce di Nocera Inferiore, Spataro di Rossano; IV Loiodice di Collegno).
RETI: 13′ pt Doumbia (A), 35′ pt Nava (P).
Note: pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 318 (paganti 192) per un incasso di 1.694 euro. Ammoniti Riva per simulazione, Galeandro e Arini per gioco scorretto. Tiri totali 13-3, nello specchio 4-1, respinti/deviati 3-0, parati 3-0. Corner 2-1, recupero 0′ e 4′.
Zanica (Bergamo) – Violare l’AlbinoLeffe Stadium tornando al successo interno sognandosi ancora di notte l’unico in campionato, a Gorgonzola il 19 settembre contro il Mantova? Missione fallita un’altra volta. Perché i Marcolini-boys, pur in crescita dopo il ritorno ai bottini pieni nell’infrasettimanale dal Renate, creano senza concretizzare i pochi palloni diretti nel rettangolo magico. E perché a una prodezza su azione la Pergolettese ha risposto con l’isolatissimo acuto da situazione inattiva: Issa Doumbia sfodera in vetrina, alla terza da titolare dopo le tre in Coppa Italia, l’ennesima pietra preziosa del vivaio, ma Valerio Nava da Isso, atalantino dentro e di formazione, allunga la zampata quanto basa. Ora ospitata anche al Fiorenzuola (mercoledì 23, recupero della terza di ritorno, ore 18) prima di chiudere febbraio a casa della Juventus Under 23 (il 27).
Il tocco sotto indisturbato del baby ivoriano, agevolato nell’inserimento da scheggia dal recupero alto di Martignago su Arini, vale il tredici al totoZanica, insieme all’illusione di conquistare finalmente il campo amico. Avanti con merito, visto il taccuino pienotto, inaugurato dalla virata di Gelli (5′) pescato da Tomaselli per il futuro assistman, che coperto e ostacolato ci arriva solo di petto, anche se in capo a un tris di lancetta Pagno, schiantatosi la spalla sul legno in occasione del rigore del ko di Varas all’andata al “Voltini” (17 ottobre), rischia la frittata colpendo la schiena di Manconi con spazzata di Poletti in fallo laterale a porta sguarnita sul contropiede di Scardina seguito al tiro respinto proprio al bomber sull’onda lunga del suo stesso schema da punizione con coinvolgimento del compagno di linea. Al ventesimo, nel nulla cremasco, l’accentrato esterno piemontese apre per il trequartista destro di casa che trova il suo terminale, frettoloso nel cercare la magia di prima intenzione fino a mettere a lato in girata. Un settebello cronometrico e Giorgione la tenta dalla lunghissima senza farsi assistere dalla mira sul disimpegno errato di Ferrara.
Se la prima sveglia ospite è la staffilata dalla distanza di Zennaro in asse col suo play basso e Fonseca, il primo corner dalla destra di Lepore, provocato da un campanile del pendolino destro bluceleste non trattenuto in punta di guantoni sul suo stesso traversone, fa sbucare l’ex ragazzo di Zingonia per correggere al volo di esterno sottoporta la sponda della punta di sinistra. Chi ne semina a raffica salvo crollare al suolo sulla presunta carica del centrale sinistro altrui è Riva, braccetto iperoffensivo e ficcante tanto da vedersi pure annullare il possibile sorpasso al 13′ della ripresa, quando l’angolo number one, da destra del numero 10, lo coglie in offside nella correzione di tacco davanti al primo palo, assistito dalla girata dall’alto lato della mezzala livornese sulla svettata di Milesi.
Al rientro in campo, una sporca dozzina prima del 2-1 irregolare del difensore ex Tritium, vale un gol fatto la respinta a corpo morto di Ferrara per negare il nuovo vantaggio al vizzolese, dal sinistro in canna sul filtrante dell’apripista. Il leitmotiv della superiorità locale in tutto si ripropone anche col secondo corner, al ventesimo, quando il rimpallo Saltarelli-Milesi non ha il potere di risolvere la mischia. Quello tra Riva e Bariti sfocia nella botta alle stelle a metà frazione, mentre i ritmi sono ormai scemati. A nove sinfonie dal novantesimo, l’acuto della new entry Galeandro, che in asse col solito onnipresente centrocampista uscito dal settore giovanile calcia forte e a mezz’altezza senza inquadrare lo specchio col limite aperto. Inutile perché poco potente e indirizzata centralmente, infine, la torsione di Ravasio sull’ultima palla buona del capitano.
Simone Fornoni