Fabrizio Carcano
Secondo l’Equipe, l’autorevole quotidiano sportivo francese, è uno dei venti grandi talenti futuri del nostro calcio.
Addirittura il quotidiano giallo lo mette al settimo posto assoluto.
Parliamo del trequartista ivoriano Amad Diallo Traoré, classe 2002, tra cento giorni maggiorenne (li compie l’11 luglio), il baby fenomeno della formazione Primavera campione d’Italia, già lanciato in serie A da Gian Piero Gasperini con una rete al debutto contro l’Udinese e altri due gettoni tra novembre e dicembre nei finali di gara.
Quello di Traoré è un nome attenzionato dagli osservatori di mercato già da qualche anno. Lo stesso Gasperini lo monitorava con attenzione già da un po’, avendolo portato in ritiro con la prima squadra in Val Seriana nel luglio 2018, quando addirittura non aveva compiuto neppure sedici anni.
Un predestinato, un talento cristallino e precoce.
Stando ai portali di calcio britannici già in estate ci sarà l’asta per averlo. Chelsea, Liverpool e Tottenham lo monitorano con i loro osservatori, mentre l’Arsenal addirittura lo vorrebbe prendere insieme al fratello Hamed, di tre anni più grande, altro giovane talento che sta facendo benissimo al Sassuolo dopo essere esploso lo scorso anno all’Empoli.
Ma Amad Traoré piace anche alla Juventus che avrebbe voluto prenderlo già al suo arrivo in Italia.
Era il 2014 e l’Atalanta se lo aggiudicò appena dodicenne grazie all’intuito del compianto Mino Favini.
Un talento cresciuto nei campetti di Zingonia, fino alla definitiva esplosione lo scorso anno, nella Primavera del mister Massimo Brambilla, con la vittoria del campionato e della SuperCoppa.