5a giornata League Phase Youth League – Berna, Sportpark Wyler, martedì 26 novembre (ore 14)
Young Boys Under 19 – Atalanta Primavera-Under 20 2-4 (2-1)
YOUNG BOYS (4-4-2): Uebersax 5,5; Souza Bregant 5, Damnjanovic 6, Jetzer 5,5, Ademi 5,5 (32′ st Isa 6); Luthi 7 (25′ st Bellino 5,5), Jost 7, Bomo (cap.) 5, Etoski 6 (25′ st Macumi 6); Rufener 6 (25′ st Tschanz 6), Tsimba 6,5 (18′ st Urbano 5,5). A disp.: 18 Cherif, 12 Loboda, 17 Wyss, 20 Raicevic. All.: André Niederhauser 6.
ATALANTA (4-3-3): Zanchi 6; Idele 6,5, Bilac 6, Tavanti 6, Ghezzi (cap.) 6 (1′ st Simonetto 7); Steffanoni 7, Mencaraglia 6,5 (18′ st Camara 6), Riccio 9 (33′ st Arrigoni 6); Artesani 6,5 (33′ st Gobbo 6), Baldo 6 (18′ st Bonanomi 6,5), Fiogbe 7,5. A disp.: 1 Torriani, 22 Sala; 13 Isoa, 48 Bono. All.: Giovanni Bosi 7.
Arbitro: Maqedonci 7 (Svezia – Yng, Robertsson, IV Sanli – Svizzera).
RETI: 3′ pt Luthi (Y), 20′ pt Tsimba (Y), 33′ pt, 17′ e 25 st Riccio (A), 27′ st rig. Fiogbe (A).
Note: ammoniti Bomo, Idele e Jost per gioco scorretto. Espulso Bomo all’11’ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 13-21, nello specchio 5-9, parati 3-5, respinti/deviati 4-3, legni 0-4. Corner 8-11, recupero 1′ e 4′.
Berna – Una testata per finire sotto, un’infilata presa dall’altra metà campo per annaspare e il dimezzamento di Lorenzo Riccio per sperare in attesa della remuntada secca in undici contro dieci proprio grazie alla tripletta completata dall’eroe di Berna, col sovrappiù della rigorata di Fiogbe. La Primavera dell’Atalanta coglie la quarta vittoria su cinque partite in Youth League (ko a Stoccarda prima della pausa) violando il sintetico variopinto dello Young Boys dopo aver passato almeno mezzora di calvario. Sembravano, infatti, averla spianata Luthi in avvio e Tsimba al ventesimo, rispettivamente su pallone da mancina a rientrare di Damnjanovic e su lancio di Jost a sorprendere una fase difensiva un po’ molliccia sul filo dell’offside. Ad agevolare il recupero, la follia in tre minuti scarsi del capitano di casa, due interventi privi di logica prima dell’ora di gioco.
Trenta secondi e rotti sono sufficienti a Baldo per provarci da posizione defilata sul pallone di ritorno di Artesani al culmine dell’azione solitaria figlia del suo stesso recupero alto, ma sugli sviluppi della punizione dalla destra di Rufener la terza palla buona è quella suggerita l’incornata del vantaggio schiacciata in porta senza eccessive misure di protezione. Terzo minuto e si deve rincorrere, magari facendo meglio delle telefonatina mancina di Artesani scollinato il decimo arretrando sulla trequarti destra per convergere dalla ventina di metri. Pronti, vedi botta e risposta intorno al dodicesimo, con Tavanti a stoppare l’apripista in caduta sulla penetrazione di Etoski dalla sinistra rifinita da Rufener e Riccio a sollecitare il tuffo di Uebersax per bloccargli il tentativo a mezz’altezza dietro input a rimorchio del discesista Fiogbe.
Un conato appena da fuori, come del resto quello di Rufener, servito ancora dal primo marcatore di giornata a un tiretto dal quarto d’ora per un sinistro largo a mezz’altezza davanti alla lunetta, mentre tre lancette più tardi il contropiedista beninese riesce quantomeno a inserirsi entro i sedici metri sparandola comunque fuori misura in mezzo a una discreta folla. Il doppio svantaggio per i nerazzurrini in kit bianco da trasferta è dietro l’angolo, perché l’interno destro pesca la corsa del centravanti che insacca basso indisturbato e sembra avviarsi tutto per il peggio del peggio, ma non hanno fortuna la combinazione tra la punta di casa più forte fisicamente e il suo esterno alto a sinistra che sballa la mira (24′) né l’assistman del bis di controbalzo sul primo corner giallonero per la comoda presa alta Zanchi.
La riapre la mezzala figlia d’arte al minuto trentatré, paratogli il primo tentativo di rigore in movimento portogli da Artesani in asse con Idele, grazie a controllo e virata perfetti per metterla di mancino sulla palla ritornatagli di testa da Steffanoni dal limite. Sarebbe stato 2-2 precoce se non fosse per il montante a dire di no all’arrampicata in cielo di Candas al 36′ suggerita dal terzino destro atalantino, mentre nella stessa specialità area di là Etoski fa cilecca sul pallone morbido di Jost (39′). Il primo tempo si chiude con il nuovo duetto elvetico tra centrattacco ed esterno sinistro con Idele a salvare in fallo di fondo e con la svettata del firmatario dell’1-2 sul lancio di Mencaraglia, onda lunga del sesto tiro dalla bandierina di quest’ultimo.
Inizia la ripresa e per poco il pari non arriva subito, al 5′ scarso, quando Damnjanovic e il portiere pasticciano e il secondo serve l’uomo assist del dimezzamento dello score bergamasco, che taglia dal centrodestra ma viene fermato dallo stesso numero 1 locale. Poco dopo, il recupero di Tavanti su Etoski su filtrante del suo totem scongiura il tris. Bomo affonda su Mencaraglia il secondo tackle da giallo (11′) tre minuti dopo aver fatto lo stesso con Baldo sulla trequarti difensiva e guadagna la doccia anticipata, svolta inattesa in una partita correttissima quanto frenetica ad ampi tratti. Il riacciuffo arriva al 17′ dal doppiettista sulla sovrapposizione della new entry Simonetto a Fiogbe, che al 19′ coglie il secondo legno personale, il palo esterno tagliando sull’iniziativa dal fondo di Idele, imitato dall’altra parte dal centrocampista-bomber sul suo stesso appoggio. Al 23′ l’uomo di servizio per il 2-2 se la vede deviare in angolo dopo un lunghissimo batti e ribatti con Tavanti a spondare il beninese.
Metà secondo tempo e il quarto legno di Bonanomi su sponda all’indietro del nuovo ingresso Camara precede lo scambio con Fiogbe su schema della bandierina che porta alla tripletta ricciana nell’angolino del primo palo oltre il vertice sinistro, tutto buono per il sorpasso. Appena poco prima della palla recuperata dal mattatore della quinta partita della fase campionato della Baby Champions per l’entrata in area di Candas sgambettato a Jost per il penalty del poker sporco. La doppietta rimane in canna al rigorista alla mezzora scambiando con il protagonista atalantino. Jetzer su schema dalla trequarti e Fiogbe non pungono, Zanchi invece deve guardarsi dal gioco delle torri Isa-Jost al 2′ di recupero dall’ottavo corner di casa.