Ok al parcheggio interrato sotto la Curva Sud, ma con 90 posti anziché 300, e mantenimento degli stalli di sosta anche a raso, con tanti saluti alla famosa piazza al servizio del quartiere su via del Lazzaretto. La bomba, sganciata direttamente dalle pagine di cronaca de L’Eco di Bergamo, esplode dritta sulla terza e ultima tranche dei lavori al Gewiss Stadium: tra l’Atalanta e l’amministrazione comunale cittadina sarebbero in fase avanzata trattative per una modifica della convenzione, tramite variazione al Piano Attuativo che riguarda l’impianto. Serve lo stesso lo spazio per le macchine, quelle che non potranno essere più lasciate al Lazzaretto causa scontato diniego della Sovrintendenza.
Le motivazioni di un simile cambio di copione sono economiche, normative e anche idrogeologiche. In primis, i costi, che nel caso del mega parking ipogeo lieviterebbero dai 3 milioni previsti a 4 e mezzo. Quindi la Legge Tognoli del 1989 che prevede posti auto sotto le nuove costruzioni, e la Curva Pisani lo sarebbe, visto che va abbattuta e rifatta: l’estate è a tiro, il primo intervento è e rimane quello. In terzo luogo, la presenza di corsi d’acqua cospicui come il Morla e il Tremana pare che rendano difficoltoso il tunnel lungo viale Giulio Cesare.
Con la soluzione alternativa prospettata, ovvero sotterraneo più ridotto con la sola entrata da piazzale Goisis anziché anche da via dei Celestini (fronte lato corto del Baretto, insomma), verrebbe comunque meno la funzione di piazza urbana dell’attuale prefiltraggio della seconda curva del santuario bergamasco del pallone. A titolo di standard qualitativi (leggi: niente oneri di urbanizzazione da pagare) il club nerazzurro si impegnerebbe a costruire campo da rugby aggiuntivo e spogliatoi nel Campo Utili, intervento sfumato coll’accantonamento del piano di riqualificazione ABB Sace di via Baioni. Ma il tempo e i regolamenti sono i tiranni del caso: delibera di Giunta, o bisogna passare dal Consiglio?