Carnesecchi 5,5:

la riapre il suo tuffo in ritardo, ma è anche vero nel primo tempo era stato pronto a dire di no a Zerbin. 

Toloi 6: niente danni, una novità rispetto ai 5 punti persi tra Cagliari e il Verona. Quella brutta è l’ennesimo infortunio (23′ st Djimsiti 6: senza colpe specifiche, sia lui che il perno titolare vedono giallo contro Daniel Maldini. In diffida, si aggiunge a Hateboer, Kolasinac, Koopmeiners e Lookman).
Hien 6: cerca di registrare da par suo un reparto messo alle strette proprio nel finale, anche se senza più filtro della mediana è dura. 
Kolasinac 7: primo tempo incontenibile e ripresa sufficiente. Una media già fatta. Nella catena mancina il braccetto a volte pareva il nigeriano.

Holm 6: un cross al bacio per un Touré inizialmente sprecone, uno fuori misura e un movimento da infemeria (28′ pt Hateboer 6: si spegne alla distanza dopo aver proposto due fasi gagliarde).
Ederson 6,5: non lo si toglie quasi mai e, finché c’è lui, la diga è assicurata (23′ st De Roon 5,5: segue il figlio d’arte per modo di dire, dopo aver sfiorato il 3-0 al culmine di una splendida azione corale).
Pasalic 6: si fa borseggiare da Gagliardini, l’ultimo dei fulmini di guerra, a metà ripresa. Per il resto, da mediano è sprecato.
Bakker 5,5: quanti palloni gli avete visto toccare, in quale circostanza, di qual (1′ st Ruggeri 6: da un suo rinvio stitico poteva arrivare l’1-1, ma prima e dopo non gli si possono muovere appunti).

De Ketelaere 7: due conclusioni e un gol, anche se non sempre si muove con costrutto e in tempo. Quando gli gira giusta, comunque, i difensori possono solo fargli ciao con la manina. Se non vince il duello con Bondo, che gli fa da affrancatura personalizzata, lo fa con Gagliardini che gli arriva vanamente alle spalle alla prima palla inattiva utile (19′ st Koopmeiners 6: visibilmente stanco, pressa e cerca di tener palla come può in un finale dalel misure un po’ perse).
Lookman 7: cerca gli altri e si fa cercare da loro, con l’unico neo di non arrivare lucidissimo sottoporta. Però stragioca ed è un ottimo segno.
Touré 7: a volte sembra estraniarsi dal gioco, ma svaria, dialoga ed è anche cinico. I guerrieri sono stanchi e lui sa di dover diventare più d’una semplice alternativa.

All. Gasperini 7: torna al successo in campionato cambiando otto undicesimi dal quarto di ritorno europeo col Liverpool, dovendo anche spendere due cambi. A un palo dagli ennesimi punti lasciati per strada, la rischia e la vince. Donde il voto alto alto al pari dei suoi migliori.